In Volta del Canal Grande si trova la Fondazione Masieri: uno degli scenari più importanti del dibattito architettonico del XX secolo. Angelo Masieri e sua moglie mentre si stavano recando dall’architetto statunitense Frank Lloyd Wright, al quale era stato affidato il progetto della loro dimora in laguna, ebbero un fatale incidente in auto. Dopo la prematura scomparsa e per volontà della famiglia è stato ridestinato come Memoriale in nome di Angelo Masieri.
Wright presenta la sua prima proposta per il Masieri Memorial il 27 maggio 1953, in occasione della sua mostra all’American Academy of Arts and Letters of New York. Purtroppo, il progetto viene arduamente criticato, ritenendo inopportuna la costruzione di un nuovo monumento nella città storica di Venezia. A seguito di vari tentativi, il progetto dell’architetto Wright viene definitivamente respinto dalla Municipalità di Venezia il 18 novembre 1955.
Sarà nel 1968 che l’incarico per un nuovo progetto di interni verrà affidato all’architetto Carlo Scarpa. Viene chiamato con il preciso incarico di modificare l’interno mantenendo la facciata esterna intatta. Scarpa elabora tre progetti di cui il terzo verrà approvato dalla municipalità nel settembre del 1972.
Scarpa ricava un piano in più rispetto all’impianto precedente. I suoi interni sembrano un accumulo delle sue esperienze passate: i serramenti che dialogano con la preesistenza lapidea ricordano il suo primo intervento nell’aula Baratto a Ca’ Foscari, il carattere elementare delle geometrie all’interno richiama il giardino delle sculture nei Giardini della Biennale. I pilastri che compongono l’interno, a volte accoppiati al centro della stanza, alludono ai pali che sorgono dall’acqua della laguna.
Nel corso degli anni, l’edificio ha ospitato l’archivio progetti dello IUAV, ed è stato centro culturale dell’architettura ospitando mostre tra cui spiccano i nomi di Aymonino, Gardella, Ando, Moneo,Rogers, Rossi, Gehry. Oggi verrà convertita in foresteria per albergare studenti e ricercatori.