Tutto fritto, tutto a 5 euro, tutto buono: sembra semplice, eppure perché poi mangiamo spesso fritti così penosi? Il segreto è la pastella, ma non solo: olio, temperature, ingredienti di qualità e salse giuste hanno la loro importanza. In menu gamberi, calamari, baccalà, bocconcini di pollo, cotoletta, fiori di zucca, patatine e zucchine, più i fritti del giorno: come il gambero con il bacon avvolto, il panino di cotolette con ripieno di crescenza, taleggio e bacon, la polpetta fritta e per finire melanzane fritte ripiene di mascarpone zola e noci. La nostra preferenza cade sul baccalà, mentre non abbiamo mai provato le patatine (5 euro come la carne e il pesce anche no) che possiamo intingere in 50 salse. Da bere 16 birre artigianali alla spina, dal Birrificio Lambrate a Brewdog ed oltre 40 birre in bottiglia. Il locale è piccolo e si mangia in piedi, ma non chiedete take away perché "il fritto si rovina": parole sante. Nota di costume che piacerà ai lettori clubber oriented: il locale si chiama così perché il proprietario Matteo Denti ha avuto l’ispirazione al Burning Man quando il dj ha passato la canzone di Little Richard “Tutti frutti”. Momenti mistici…