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Gesto

ZERO here: torna a scuola, con gessetto e lavagna

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Gesto Borgo San Frediano, 27r
Firenze

Time

  • lunedi 18–02
  • martedi 18–02
  • mercoledi 18–02
  • giovedi 18–02
  • venerdi 18–02
  • sabato 18–02
  • domenica 18–02

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Prices

Qui di tradizione toscana c’è poco, di originalità molta, invece. Infatti, una volta scelto cosa ordinare dal menu (unico, grande, affisso sulla parete all’ingresso), al bambino che è in ognuno di noi è richiesto di scrivere la propria scelta con il gessetto su una lavagnetta nera, poi consegnata al bancone. Ed è sempre su una lavagnetta (questa volta pulita, lavata, ed incellofanata) che dopo una decina di minuti i piatti compaiono magicamente davanti ai commensali. Cosa si mangia? In lista trovate proposte che vanno da 3,50 a 5 euro, presentate come tapas ma che in verità delle tapas hanno solo il nome: le porzioni superano di gran lunga le creazioni gourmet di grandi chef stellati, dai cui ristoranti spesso si esce a stomaco (e anche portafoglio) semivuoto.
Diciamo che con una o due “lavagnette” ci si potrebbe dire più che sazi, il problema però è che non si sa davvero cosa ordinare, tante sono le opzioni che già dalla descrizione sul menu risvegliano le papille gustative. Piatti a base di carne, di pesce, vegetariani e dessert. Per ogni categoria quattro o cinque scelte, alcune delle quali cambiano ogni tot mesi, mentre altre sono ormai una certezza. Come il mini burger con chips – tradizionale, sì, ma dal gusto tutt’altro che scontato – o le ancora più particolari mini-bombe alla crema di zenzero. Della serie che, se non ci si fosse già divertiti abbastanza con gessetti e lavagna, si potrebbe continuare il momento interattivo riempiendo da soli i krapfen vuoti con una mini sac à poche già pronta con crema allo zenzero al suo interno. Ricordate di leccarvi le dita alla fine, mi raccomando. E se proprio non avete fame o avete voglia di uscire solo dopo cena, tenete presente che da Gesto ci si va anche per un drink. Da sorseggiare, se siete fortunati, sull’ambitissimo divanone rosso nell’angolo, circondato dai volti di Gandhi, Galileo, Terzani, Frida Khalo e tanti altri (tutti “miti” che con il loro “Gesto” hanno fatto la storia, eccone svelato il significato e collegamento con il nome del locale).
Sarà l’arredamento, sarà il fai-da-te, sarà l’atmosfera dalle luci soffuse….di sicuro qui ci si sente un po’ come a casa propria. E non sono poche le serate che ho passato (e ora vorrete trascorrere anche voi) su quel divano rosso.

Elena Minozzi