Un racconto della montagna che arriva in città e della città che arriva in montagna.
La neve non è sempre stata un mezzo di confronto atletico, specialmente in Italia, dove alla nascita delle Olimpiadi Invernali solo un piccolo manipolo di atleti sommariamente pronti e rigorosamente montani hanno accettato la sfida. La neve era, soprattutto in un posto come Milano, sinonimo di immobilità, di lentezza e raccoglimento. La conosceva per brevi sciate sul Monte Stella, per le vacanze, per la bresaola e i pizzoccheri e ovviamente la polenta, magari per l’invenzione del bob a Cortina. La conosceva perché da sempre quel mondo l’ha visto all’orizzonte, volgendosi verso le Alpi a cielo terso, verso.
Tante sono le valli e le vette che circondano Milano: la val di Mello, la val Brembana, l’Aprica, i Resinelli e il Resegone. Inevitabile che la montagna diventi volente o nolente parte integrante della città, che ne influenzi le abitudini, il cibo, la moda, tecnica o meno, polarizzando gli sport in città. Bouldering, trekking, hiking, e ovviamente gli sci e le buone baite, che non sono sport ma esigono la loro parte perché la pancia non si può ignorare. Avanti e indietro, i tanti monti e Milano hanno costruito una relazione simbiotica che si dissemina tanto nelle vie della città quanto tra i sentieri, le piste e le creste montane. Si alimenta il bisogno di lasciare la città e di lasciarsi sfiancare dall’altitudine, dalla roccia e dalle gratificazioni che ne derivano.
Una dedica alla neve, al suo esistere nella memoria e all’arte che ne coglie la caducità.
by Marta Cereda
Il Bar Basso è il ponte tra la montagna e la città, tra le Olimpiadi del ’56 e i cocktail che hanno cambiato Milano. Storia e aneddoti di una geografia del bere secondo Maurizio Stocchetto.
by Ario Mezzolani
La storia di una rivoluzione nata tra montagna e città: Vibram.
by Andrea Bratta
Dal bancone dell’Hotel Posta di Cortina al Bar Basso di Milano: Maurizio Stocchetto ci guida tra due città e due stagioni del bere, dalle Olimpiadi del 1956 ai giorni nostri.
by Ario Mezzolani
Una selezione di piccole glorie a cavallo fra gli anni 90 e gli anni zero che trascendono generi e categorizzazioni che hanno costruito a modo loro un’aura bucolica di riferimento per farci sentire la brezza fra i capelli anche in mezzo allo smog metropolitano.
by Alberto Ricca e Carlotta Magistris
Portare la montagna in un museo significa avvicinarla dal panorama al cuore della città, a portata di mano e pensiero, trasformarla in stimolo per studi, insegnamenti e nuove produzioni artistiche e culturali.
by Irene Caravita
La nuova rubrica di Zero sul rapporto tra montagna e città in occasione delle Olimpiadi Milano-Cortina 2026.
by La Redazione