Il tram 1522 è un tram particolare, di quelli con una storia da raccontare. Questa serie tranviaria – la serie 1500 – nasce nel lontano ’28 e se potesse parlare vi narrerebbe quasi 100 anni di storia trascorsi sui binari milanesi. La serie 1500, chiamata anche Ventotto, resiste a dittature, anni di Piombo, contro cultura giovanile e diventa, forse senza volerlo, simbolo di Milano: quella Milano rétro a cui ci si rivolge sempre definendola “vecchia”, con piglio nostalgico e sognante. Li vedete ancora oggi, li prendete al volo sulla banchina, sono quelli dove vi scattate a bordo una foto che fa così sciura. Non tutti però sono ancora attivi. Molti furono venduti per il mondo, se passate per San Francisco li riconoscete per la matricola 1800, altri venduti a privati. Come il nostro tram 1522 che nel 1995 venne acquistato dal buon Giovanni, come lo chiamano nel quartiere della Martesana, e diventa un baretto dove si vendono gelati e birre ai frequentatori del limitrofo parco. Ma il buon Giovanni ha 81 anni, e nonostante il buon lavoro fatto non riesce più a stargli dietro. Il tram 1522 viene un po’ abbandonato, un vero peccato per una chicca del genere. Fino a quando non arrivano i nostri eroi. E qui (ri)comincia questa storia. Carlo, Marco, Steven e Max vengono da Milano Nord, conoscono il quartiere, conoscono il tram e se gli chiedi cos’è la vita ti rispondono “una pinta di birra con gli amici”. Per intenderci. Si innamorano di questo posto, contrattano con il buon Giovanni, la burocrazia e le lungaggini del sistema, e si rimboccano le maniche. Verniciano, scartavetrano, riportano alla luce un gioiello fuori dal tempo.
Il tram 1522 ora si chiama Tranvai – tram in dialetto milanese – e ricomincia la sua metaforica corsa questo sabato. Ai piedi del Parco della Martesana – in via Gianfranco Zuretti 75, scendete a Rovereto sulla rossa oppure Sondrio linea gialla e in pochi minuti siete lì – Tranvai è il bar dove trascorreremo le nostre giornate di sole bevendo birrette e guardando la gente che fa jogging. Aperto dalle 10 del mattino fino a dopo la mezzanotte, qui ci si passa per lavorare al computer, rigonfiare la bici, prendersi un aperitivo e mangiarsi un hamburger. Per il pranzo e la cena saranno serviti alcuni piatti caldi, panini, piadine, e l’origine salentina e pugliese di alcuni dei ragazzi viene fuori nella selezione di “prodotti da giù” che potrete ordinare sui taglieri tutto il giorno (dai 5 ai 10 €).
Contenti tutti per la sferzata di vitalità che ha portato Tranvai: la gente del quartiere ringrazia i ragazzi, le sciure della zona giurano che passeranno a farsi un bianchino, gli anziani della vicina bocciofila non vedono l’ora di bere birrette e chi fa sport – quelli veri, non quelli del bancone – si rifocilleranno con frullati e centrifughe. Noi siamo già a bordo, il tram 1522 non è mai stato più veloce.