Il doppio senso ciclabile, comunemente ed erroneamente chiamato “contromano”, da tema tabù fino a poco tempo fa, sta diventando una necessità a causa della crisi sanitaria che ha imposto alle città di promuovere una mobilità più sostenibile e sicura (vedi anche le piste ciclabili d’emergenza, il completamento della Bicipolitana e i vari incentivi di Regione e Governo). A Bologna – come in molte altre città del mondo – è già stato sperimentato con successo in alcune strade come via Petroni e, previe valutazioni tecniche, dovrebbe partire a breve un adeguamento ciclabile nel senso opposto di marcia anche in via Guerrazzi, su un ulteriore tratto di via Galliera e su un parte di via Nosadella.
Le condizioni, attualmente fissate dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, riguardano strade con limite di velocità a 30 km/h, carreggiata con larghezza minima di 4 metri e con sosta delle auto solo sul lato destro.
“Il Comune – ha detto oggi l’assessore alle Politiche per la Mobilità, Claudio Mazzanti – aveva già previsto di estendere questa regolazione su alcune strade del centro (ancora in fase di valutazione), inserendo questo intervento all’interno degli Interventi di attuazione del biciplan. Ovviamente si tratta di interventi da realizzare sulla base delle disposizioni e delle indicazioni normative vigenti. Alla luce della mutata situazione vi è però l’intenzione di anticipare già per quest’anno la misura, adottandola su alcune strade sempre del centro, e tenendo conto, in particolare, dei lavori di manutenzione già programmati”
“La soluzione del doppio senso ciclabile – ha aggiunto -, indicata anche dal Biciplan di Bologna (posto all’interno del PGTU e del PUMS metropolitano), riteniamo sia particolarmente utile per dare un aiuto efficace alla circolazione in bicicletta. Infatti, se da un lato l’adozione di schemi di circolazione con sensi unici veicolari risulta utile per dare ordine alla circolazione dei mezzi motorizzati, riducendo i punti di conflitto e regolando meglio la sosta, non vi è dubbio che per chi si muove pedalando sia fondamentale disporre di percorsi brevi e diretti, evitando allungamenti che penalizzano molto questa forma di mobilità. Il doppio senso ciclabile rappresenta quindi uno degli strumenti per incentivare la ciclabilità in modo diffuso all’interno della città, tenuto conto che una parte significativa degli spostamenti fatti un auto avviene su distanze molto brevi, spesso inferiori ai 3-5 km. La rete stradale del centro storico, ma in generale la rete stradale locale della città si presta molto a queste soluzioni e, anche con riferimento alla mobilità che auspichiamo possa riprendere in questa fase successiva all’emergenza Covid, può senz’altro rappresentare una misura utile per incentivare le persone a muoversi usando la bicicletta”.