Linecheck Festival arriva alla sua settima edizione dal 22 al 25 novembre. Ideato da Dino Lupelli, storico organizzatore di festival, eventi e rassegne in Italia, è organizzato da Music Innovation Hub all’interno di BASE Milano, storica sede del festival. Linecheck è un festival internazionale pensato per gli addetti ai lavori provenienti da tutto il mondo che sono invitati a tenere dibattiti su una serie di temi che, di edizione in edizione, vengono individuati. Particolarità del festival, infatti, sono proprio i panel, sebbene anche la musica dal vivo non manchi.
L’obiettivo: permettere la circolazione di idee innovative, attraverso il networking e il dialogo.
Di giorno si concentrano i meeting sull’evoluzione delle professioni e delle dinamiche dell’industria musicale, mentre la sera si accende la musica, con live, performance e dj set di molti artisti.
“Siamo dentro il calendario delle music conference più importanti, facciamo progetti europei sempre più grandi e riceviamo tantissimi feedback dai target che abbiamo coltivato in questi anni.”
Ci racconta Dino Lupelli che abbiamo sentito qualche giorno fa per l’occasione.
“Linecheck è diventato un punto di riferimento per gli addetti ai lavori. C’è una dimensione di approfondimento, ma c’è anche una dimensione molto umana, di incontro. In questi giorni hai l’opportunità di passare del tempo con persone che senti abitualmente tutto l’anno per lavoro e di conoscere anche qualcuno di nuovo, è un’opportunità che ti dà modo di creare davvero il networking. L’obiettivo non è una passerella per noi, ma una piattaforma dove sono gli altri a doversi incontrare.”
Ci è venuto in maniera spontanea chiedergli di consigliarci quali eventi non perderci tra gli oltre 100 contenuti presenti tra talk, showcase e concerti.
The Creative Exile
Panel di apertura del mercoledì sul tema dell’edizione di quest’anno, In Exile.
“La dimensione dell’esilio – ci spiega Dino – è una dimensione che sentiamo un po’ tutti, dalla lontananza di abitare in un posto lontano dal proprio paese di origine alla più comune impossibilità di muoversi liberamente nello spazio, cosa che abbiamo provato durante la pandemia, fino a sentirsi esclusi da una comunità per ragioni discriminatorie di qualsiasi tipo. È un concetto su cui abbiamo ragionato in diverse direzioni, ho scoperto una funzione polisemantica dell’esilio che non è soltanto lo stare fuori da un territorio, ma anche una dimensione positiva di esilio creativo, una sorta di autoesilio come lo intendeva Orwell (cit. “Devi stare nel ventre della balena per fare l’artista”). Ci siamo ritrovati in alcune parole di un filosofo, Leonardo Caffo, secondo il quale Milano è quella città in cui non ti trovi mai a casa, che può essere negativo ma anche positivo, se il perdere le proprie radici è a favore di una dimensione sovralocale, che favorisce gli scambi e le connessioni.”.
Linecheck Opening Event w/ Valentina Magaletti and KMRU
Serata di apertura all’Auditorium San Fedele, in collaborazione con Inner_Spaces, luogo magico che utilizza l’Acusmonium, un particolare impianto audio composto da numerosi speaker e ottimizzato per un ascolto spazializzato. Gli ospiti della serata saranno: il keniota KMRU, sound aristi che mischia field recording, improvvisazione elettronica, machine learning e droni ipnotici; Valentina Magaletti, batterista polistrumentista che traccia percorsi eclettici a partire dalle sue bacchette per arrivare nei migliori universi sonori della sperimentazione.
Immersive Music Makers
La Capsula è una spazio in BASE dedicato al suono immersivo, e da questa edizione è stato dedicato agli Immersive Music Makers (artisti del suono immersivo). Linecheck ha indetto tempo fa una call per i musicisti che si cimentano con queste nuove tecniche di audio spazializzato, selezionando tre artisti che presenteranno i loro lavori.
La Capsula -Ous Label Showcase W/ Iokoi, Furtherset, Feldermelder, Noémi Büchi, Slon – evento solo su invito
Sempre La Capsula sarà protagonista nelle serate del festival con showcase di artisti che si esibiranno nello spazio. Nella serata di venerdì è il turno della label -Ous. Come etichetta che esplora confini e ponti fondendo linguaggi e generi, e come comunità di artisti, musicisti, pensatori, che coesistono insieme al fine di trovare nuove pratiche per rendere sostenibili le nostre scelte future, è un piacere per –OUS partecipare a Linecheck 2022. Nel corso degli anni -OUS ha percorso diverse strade che collegano la Svizzera e l’Italia, attraverso uscite (Spime, Furtherset tra gli ultimi), eventi (come Il Circolo Del Frattempo) e progetti speciali, e per questa edizione a Linecheck porteranno uno showcase speciale con cinque artisti del loro roster: Feldermelder, Furtherset, Iokoi, Noémi Büchi e Slon. Gli showcase si terranno per i delegati di Linecheck.
Web Radio Summit
“Un’altra novità di questa edizione – ci racconta Dino – è il Web Radio Summit, in programma il venerdì, con 10 radio partecipanti e 6 paesi rappresentati. Le web radio oggi sono un po’ come le fanzine di un tempo, o le riviste specializzate. In un mondo che ti mette a disposizione tutta la musica che vuoi, tutti siamo persi e le web radio possono svolgere un ruolo curatoriale per far conoscere nuove scene e in questo senso vorremmo che Linecheck diventasse un punto di riferimento e di aggregazione per la scena delle web radio.”
Sounds Of Fear: Le Sonorità Della Contemporaneità
“Una delle cose belle di Linecheck è trovarti Federico Cirillo, direttore della Island Records che è una major con i numeri tra i più importanti in Italia, a fianco di un artista indipendente come Katatonic Silentio, che suona nei club di tutta Europa. Tecniche simili di misurarsi ma con obiettivi e risultati differenti. Diversificando si riesce ad alimentare e a dare spazio a chi si muove più dal basso e con un approccio più sperimentale (o più comunitario), e mettendo insieme questi due discorsi si riesce a visualizzare l’ecosistema. Così, dentro ad un sistema mainstream in cui si fanno i concerti negli stadi, ha senso anche una scena di nicchia dove queste comunità si consolidano e connettono il nostro paese al resto del mondo”.
Amore turning hip again: the next generation’s Italophilia
L’apparente rinascita dell’identità della musica e dello stile di vita italiano in Europa e nel resto del mondo apre a delle riflessioni. Andrea Laszlo De Simone è popolare in Francia. Attraverso la loro musica, la band Crimi si ricollega alle loro ancestrali radici siciliane. La scena indie pop austriaca canta il nome di Bologna 30 milioni di volte, guidata da un gruppo di hipster italo-schlager semi-ironico tedesco che vende migliaia di biglietti a una folla giovane e diversificata, molto più numerosa di quella con i calzini bianchi nei sandali. Il repertorio classico italiano vola sul Karaoke mondiale…e così via: sembra esserci un po’ di slancio intorno alla Penisola. È una vera chiamata d’amore o solo un’altra bandiera rossa che indica l’incapacità dell’Italia di superare i suoi stereotipi? Questo, unito al successo di Maneskin, Meduza, trap e reggaeton featurings, potrebbe aprire la strada a un rilancio della musica italiana all’estero?
In Conversation With EMPIRE
Fondata nel 2010 da Ghazi, nativo della Bay Area, EMPIRE è attualmente all’avanguardia attraverso il suo approccio innovativo all’era della musica digitale attraverso le sue divisioni di etichetta, distribuzione ed editoria. EMPIRE e Ghazi sono stati riconosciuti per il loro lavoro in Power Players 2022 di Billboard, Future 25 di Rolling Stone e hanno ricevuto numerosi premi nel corso degli anni tra cui GRAMMY Awards, BET Awards, Clio Awards e un Webby Award. Con la sua attenzione allo sviluppo degli artisti nelle prime fasi, la società con sede a San Francisco è stata determinante nel lanciare le carriere di artisti multi-platino, vincitori di Grammy Award come Kendrick Lamar, Anderson .Paak, XXXTentacion, Fireboy DML e altri.
Attraverso la creazione di accordi su misura che sono sempre a favore dell’artista, EMPIRE è in grado di formare una vera partnership con ogni artista ed etichetta nel suo roster. Abbinato al software unico di EMPIRE per l’analisi, il recupero e le royalties, disponibile per tutti i partner, l’azienda offre un livello di trasparenza senza precedenti nell’industria musicale.
Cadence, Cadence, Cadence! Contemporary Ways Of Reaching Communities
L’attenzione di oggi è rivolta alle community. Devono essere create, identificate, mirate, sviluppate e quindi continuamente soddisfatte formulando regolarmente nuovi ed entusiasmanti modi per interagire con loro. Per fare ciò, abbiamo bisogno di strategie di marketing contemporanee mirate alla musica dal vivo e registrata, basate sulla creazione di contenuti costanti e ampiamente interessanti. Questo è il modo più efficace per raggiungere i fan più accaniti che sosterranno il messaggio nella musica.
Tuttavia, anche questo è un modo per perdere la bussola. Quindi, come possiamo padroneggiare un equilibrio sostenibile?
South Of The Future
Tre protagonisti degli eventi musicali si confrontano: Gilberto Genco è il fondatore di Masseria Wave, un polo creativo per artisti e musicisti volto a riqualificare un ambiente tipicamente turistico come quello delle masserie pugliesi. Federico Zonno è il direttore artistico di MUNDI Festival, festival di musica e innovazione con sede a Sannicandro di Bari, nel sud Italia. È interessato ai nuovi suoni underground provenienti dal sud del mondo e alla costruzione di una cooperazione culturale attraverso il Mediterraneo. Interviene anche il festival grottagliese, Cura Festival.
Marco Castello e i Calafatari
“So che Marco Castello sta costruendo una performance particolarmente unica che sarà un piccolo cameo di svolta della sua carriera.”
Ci dice Dino. Marco Castello è siciliano, classe 1993. È un cantante che suona la batteria come un musicista funk, passa dalla chitarra al pianoforte come se fossero lo stesso strumento e ha una laurea in tromba jazz. Si esibisce anche al fianco di Mace sul palco e suona nella band “La Comitiva” – progetto parallelo di Erlend Oye, ex membro dei “Kings Of Convenience“. Ancora più importante, Marco è in grado di scrivere bellissime canzoni, padroneggiando un pop pieno di groove e parole – radicato nella contemporaneità eppure totalmente senza tempo. Il suo album d’esordio, “Contenta tu“, è stato pubblicato da 42 Records e lo ha rapidamente affermato come uno degli artisti più ricercati e ammirati della scena italiana, mescolando italiano e dialetto siciliano e alternando live, full band, concerti strabilianti con esibizioni acustiche che sembrano piccole ma potenti riunioni collettive.
Azu Tiwaline
“Penso che un artista come Azu Tiwaline possa essere una degli artisti di punta di una scena elettronica che sta cercando una nuova identità nella globalizzazione, rompendo con la scena berlinese per portare l’attenzione su altri territori della musica come il nord Africa.” – Dino Lupelli
Azu Tiwaline è il nome di una produttrice ispirata dalla necessità di esplorare le sue origini. Un richiamo a un suono diverso, organico e crudo, che vibra nei grandi spazi del deserto africano dove risuona la musica trance. Come un rito estatico, sintetizza la sua eredità tunisina e le sue tecniche, quelle della musica elettronica minimalista e ripetitiva. Il suo primo album è un’esplorazione della sua poliedrica identità: “Draw me a silence“, prodotto da I.O.T Records nel 2020, svela i legami tra musica berbera, cultura dub e ipnosi techno, invitandoci a concentrarci nuovamente sui nostri sensi e sulla natura primordiale. Questa composizione, una sorta di misterioso chiaroscuro poliritmico che gioca con i contrasti tra il visibile e l’invisibile, ha attirato tutte le luci della scena elettronica alternativa.
Accompagnato da questa nuova esplosione calda e densa, Azu Tiwaline è stata invitata in prestigiose etichette inglesi come Livity Sound o Houndstooth, e ad animare podcast per Dekmantel, Crack Mag, Ilian Tape o Boiler Room. Riconosciuta dai suoi coetanei e scavatori di tutto il mondo, ha suonato nei migliori club e festival in Europa, Nord America e, presto, in Australia. Il suo EP “Vesta”, uscito a giugno 2022, segna il momento del suo primo ritorno alla I.O.T Records, la sua storica etichetta. Un progetto nato dal suo incontro con un frammento di asteroide, dove l’organico, il minerale e l’astrale si legano e si scontrano. Dalla profondità e densità della materia allo spazio e alle sue luci, la musica di Azu Tiwaline tesse, questa volta, legami tra il terreno e il celeste.