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Ci vediamo a Linecheck

Meno di una settimana all'inizio del festival per e sulla filiera musicale, che tra panel, meeting e concerti ci aggiorna e ci connette

quartiere Tortona

Written by Aurora Ruggeri il 17 November 2023
Aggiornato il 21 November 2023

Crimi, Linecheck 2022

Mi sembra sia passato davvero poco dall’ultima volta che correvo su e giù per le ripide (ripidissime) scalinate di BASE, tra “Ground Hall” e “La Capsula”, per riuscire a intercettare almeno un pezzetto di tutta la proposta artistica di Linecheck, eppure a Milano le week si susseguono così freneticamente che è già trascorso un anno dalla scorsa edizione. Anche questa volta l’appuntamento si riafferma centro nevralgico e propulsore della settimana della musica; punto di incontro, di incrocio tra personalità e progetti più o meno stravaganti per cercare di fare un po’ d’ordine in questo grande casino musicale che muta forma, armonia, ritmo e dinamica senza sosta. O forse è solo un’occasione per renderlo ancora più inestricabile attraverso le sinergie che si generano inevitabilmente riunendo artisti e realtà collaterali dell’ecosistema locale e internazionale nello stesso posto.

Il festival comincia e termina didascalicamente con una line up eclettica ed elettrica che tra gli altri prevede Marta Salogni, Francesco Messina, Charlotte Adigéry, Bolis Pupul e coinvolge la rassegna di INNER_SPACES dell’Auditorium San Fedele di Milano e del Robot Festival al DumBo di Bologna, contesti notevoli per le recenti scelte avanguardistiche della loro rispettiva programmazione artistica.

Tutto ciò che accade in mezzo a un infinito sovrapporsi di musica e discussioni intorno alla musica, parecchi spritz e qualche incontro inaspettato.

PANEL

WEB RADIO SUMMIT

In equilibrio tra libertà e precarietà, le web radio trasmettono da seminterrati, ascensori, container, zattere galleggianti, o non-luoghi metafisici che uniscono artisti da ogni angolo del globo, senza limiti, alimentando un dialogo polifonico generativo. ASCOLTO è un format che le avvicina materialmente negli spazi di BASE attraverso un percorso dinamico pensato per approfondire le complessità della radiodiffusione via web e creare legami più forti per affrontare collettivamente le criticità e per amplificare le opportunità. Accanto ai round-table, una programmazione estremamente densa si sintonizza sulle frequenze di più di 10 stazioni radio, vicine e lontane, che animeranno con mix e act dal vivo – quasi ininterrottamente – le giornate del festival.

DECENTRALIZZAZIONE URBANA:
VERSO UNA COMUNITÀ SONORA INCLUSIVA

Osservando le più recenti trasformazioni urbane pare che le tendenze si siano quasi invertite: da un movimento verso il centro ad una fuga verso le periferie e oltre, da un fenomeno di condensazione dell’offerta culturale ad una ramificazione estesa ad una rete più ampia di spazi e comunità decentralizzate, che possono potenzialmente favorire partecipazione inclusiva e fruizione attiva, contrastando processi ostili di gentrificazione, e valorizzare il territorio. Aaron Rumore e Paolo Mura ragionano sul tema nella cornice del festival di musica elettronica Ecosistemi, che si svolge nel cuore dei paesi vesuviani.

NUOVI SPAZI IBRIDI: MODELLI CULTURALI CHE PARTONO DALLA PERIFERIA E REINVENTANO L’ECOSISTEMA MUSICALE
(PRESENTED BY MASSERIA WAVE)

Rigenerazione culturale che innesca rigenerazione urbana, o viceversa? Nuovi modelli di intrattenimento prendono forma in spazi ibridi, inusuali, riscoperti o addirittura dimenticati dove transitano e si aggregano le energie dei dintorni. Masseria Wave è senz’altro tra questi: esplorando fluidamente una socialità libera e intersezionale innesca una serie di contaminazioni artistiche e progettuali che nutrono e promuovono un’autentica connessione, con il luogo, con le persone, con la musica.

LABEL INDIPENDENTI: MASTERCLASS CON BRISTOL NORMCORE

Le label indipendenti sono attori essenziali per l’evoluzione dell’ecosistema musicale: incoraggiano la libertà espressiva, valorizzano la complessità, promuovono minore standardizzazione e maggiore diversità. Spesso rivelano una configurazione ambigua, malleabile a seconda delle esigenze artistiche e degli intenti originari. Sorgendo spontaneamente da risacche e frangenti culturali, i percorsi di costruzione e di gestione del loro sviluppo appaiono singolari, non predefiniti. Bristol NormCore – un’etichetta indipendente, una serie di feste e una piattaforma aperta che vive tra Bristol, Torino e Milano – racconta come è riuscita a combinare con successo tutti gli elementi di cui si compone.

ZERO x LINECHECK:
LA NIGHTLIFE DI MILANO TRA DIVERTIMENTO, FOMO E PERFORMATIVITÀ

Sono ormai anni che la capitale meneghina detiene una netta centralità in un certo tipo di filiera che riguarda arte, cultura e industrie creative, a tal punto da sembrare l’unica alternativa possibile in un’Italia che troppo spesso rischia di essere percepita come provincia. E se la presenza di interessati e investitori aiuta la professionalizzazione di un settore che non sempre viene preso con la dovuta serietà, al contempo il rischio è che meccanismi prettamente lavorativi e/o di desiderabilità sociale rischino di soffocare quel fuoco di passione e piacere per cui ogni persona è portata ad avvicinarsi a un mondo fatto di musica ed eventi.
Come si dice da ZERO, “DIVERTIRSI È GIUSTO!”, ma ci stiamo divertendo davvero?

MUSICA

Venerus b2b Blinky, Linecheck 2022

Appena tramonta il sole, dagli spritz si passa ai gin tonic, si smette di discutere (più o meno) e si comincia a ballare davvero. Le tre programmazioni artistiche serali hanno atmosfere peculiari e complementari. Se la Night 1 si apre su una pista da ballo romantica, eco di alcune colonne sonore italiane anni ‘60/’70, scaldata dall’erotismo sognante di System Olympia, dai bassi avvolgenti di Emanuele Triglia e dalla voce affascinante di Ava Vegas, la Night 2 è molto più sfacciata: l’atteggiamento punk e post-punk, carico di esplosioni imprevedibili, chitarre distorte e synth processati, nelle tracce di Lamusa II e Assembly Group, Surusinghe e Monte Mai è inarrestabile. Elettronica introspettiva più o meno ambient, contaminata da ricche trame auditive, stratifica la Night 3 volteggiando tra i richiami liturgici di Daniela Pes, i synth arabeschi di Abadir e gli archi inquietanti di MSEA.

Per approfondire i panel, i live act e gli showcase che abbiamo menzionato e scoprirne tanti altri clicca QUI. Noi ci siamo già procurati i biglietti: ci trovi in pista e in coda per i gin tonic, oppure su e giù per le scalinate.