Dopo mesi di dibattito acceso sui problemi causati dal crescente uso e spaccio di sostanze – soprattutto crack – in Bolognina, interviene anche l’associazione amici del Mercato Albani che coinvolge gli esercenti del Mercato Rionale.
Una lettera aperta destinata a Sindaco, Vicesindaca, Asessora alla sicurezza e Assessore ai lavori pubblici descrive un punto di vista che scavalca le cronache, tentando di dare una lettura più approfondita della realtà accanto ad alcune proposte.
“Dal nostro “osservatorio” – scrivono – ci sentiamo di confermare e condividere il disagio espresso […] siamo però a denunciare una situazione per cui lo Stato quando interviene lo fa in maniera puramente “cosmetica” e assolutamente inefficace. Dalla nostra esperienza quotidiana riteniamo che il concetto di sicurezza vada declinato in una modalità ampia, che contempli la cura degli spazi comuni in termini di fruibilità e accessibilità.”
Le proposte dell’associazione, pur in chiave costruttiva, rivelano un contesto di graduale abbandono degli spazi pubblici e si rivolgono per questo ad Acer, Hera e Comune.
“Sul lato Sud di questa strada – affermano – ci sono case di proprietà Acer con delle corti interne potenzialmente splendide, polmoni verdi per una zona densamente cementificata, ma abbandonate a se stesse. Chiediamo ad Acer una gestione attiva di questi cortili nei medesimi termini di cura, accessibilità e fruibilità. L’ambiente stesso in cui operiamo e gli spazi limitrofi necessitano di un’illuminazione funzionale alle attuali modalità di attraversamento e vita del mercato. Così come necessiterebbero di costante manutenzione le infrastrutture di cui il mercato è composto. La gestione della raccolta dei rifiuti in zona e della pulizia del suolo pubblico riflette il senso di abbandono che stiamo denunciando. Chiediamo al gestore (Hera) attenzione e cura nella pulizia delle strade e nella raccolta dei rifiuti urbani, come si conviene ad un mercato cittadino, e ad ogni quartiere di questa città, Bolognina inclusa”.
Rispetto, infine, alla prossima apertura in uno dei box del Mercato di un servizio di mediazione sociale coordinato dal Quartiere Navile la richiesta è di “implementare e connettere a questa iniziativa a servizi sociali di prossimità, a bassa soglia e Unità di Strada, volti a intercettare i consumatori di sostanze e ad accogliere e supportare le fragilità abitative e sociali”.