Maggio è un mese ricco di uscite in sala e non: il Festival di Cannes – con il suo appuntamento annuale – sarà sicuramente messaggero di film che vedremo durante l’anno, uno dei quali già al cinema questo mese.
Interessante Biopic in sala il 1° maggio Stanlio e Ollio, produzione USA/Gran Bretagna interpretata in maniera egregia da Steve Coogan e John C.Reilley nei panni appunto del duo comico pioniere del genere.
Il giorno dopo John C.Reilley è ancora in sala – questa volta supportato dal talento di Joaquin Phoenix – nel western del francese Jacques Audiard, premiato come miglior regia all’ultimo Festival del Cinema di Venezia.
Spietati pistoleri al servizio del Commodoro, i due fratelli Sister si ritroveranno sulle tracce di un cercatore d’oro detentore di una strana formula chimica in grado di separare dalle altre sostanze e far brillare l’oro presente nei torrenti.
Due i film di spessore in uscita il 9 maggio, il primo del regista cinese Jia Zhang-ke, I Figli del fiume giallo.
Qiao, ex ballerina, spara un colpo di pistola per proteggere Bin, gestore di una bisca clandestina: questo atto le costerà cinque anni di prigione. Uscita dal carcere, la ragazza si mette in cerca di Bin, che nel frattempo ha cambiato vita. Storia d’amore che non tralascia l’argomento di una Cina ormai diversa da quella degli anni 90 (film ambientato nel 2001) e ormai diretta sempre più verso una occidentalizzazione.
Che fare quando il mondo è in fiamme è il documentario dell’italiano – ma ormai cittadino americano – Roberto Minervini.
Drammatico ritratto del Sud degli USA – già catturata nel suo precedente Louisiana -, Minervini sembra continuare il discorso spostandosi in una comunità nera nei pressi di Baton Rogue, dove l’emancipazione e le violenze verso questi gruppi sono ancor oggi presenti.
Chiudo con Il traditore di Marco Bellocchio, unico italiano in concorso alla prossima kermesse francese: storia del pentito di mafia Tommaso Buscetta, interpretato da Pierfrancesco Favino.
Buscetta fu responsabile dell’arresto di diversi boss mafiosi nostrani, oltre che di scottanti rivelazioni politiche in cui la mafia era invischiata.