Il 27 settembre 2015 centinaia di persone riempirono le vie attorno al Vag61 passeggiando e ascoltando musica e parole per celebrare la nascita del cantiere culturale Resistenze in Cirenaica. Così veniva raccontato il progetto sul blog dei Wu Ming: «Una brigata di associazioni, centri sociali, fotograf*, registi* musicist* e varie umanità intende far rivivere, in uno dei rioni più interessanti e peculiari di Bologna, storie di resistenza al colonialismo italiano e al nazifascismo.»
Da venerdì 12 a domenica 14 settembre 2025, dieci anni dopo, Resistenze in Cirenaica, festeggia con “Un decennio di Resistenze”, un festival multidisciplinare e multiculturale diffuso tra le vie del rione.
Rione che porta ancora oggi il nome assegnatogli nel 1913, poco dopo l’aggressione italiana alla Libia, con le vie che celebravano le terre conquistate: via Tripoli, via Derna, via Bengasi, ecc. Vent’anni dopo, negli stessi territori il regime fascista compì il suo genocidio rimasto per troppi anni oscurato, deportando, ammazzando e utilizzando armi chimiche contro la popolazione.
Proprio a Bologna, con una decisione unica, nel 1949 la giunta presieduta dal sindaco Giuseppe Dozza decise di sostituire la toponomastica coloniale con i nomi dei partigiani caduti nella lotta per la liberazione: via Cirene diventò così Francesco Sabatucci, via Tripoli Paolo Fabbri, via Zuara Massenzo Masia, via Derna Sante Vincenzi, via Due Palme Mario Musolesi, via Homs Gianni Palmieri, via Rodi Gastone Rossi, via Bengasi Giuseppe Bentivogli. Solo via Libia è rimasta la stessa.

Partendo da questa Storia, Resistenze in Cirenaica si è configurato nel tempo come un laboratorio di memoria, antirazzismo, solidarietà a migranti e profughi, ritorno del rimosso coloniale, unificazione delle resistenze, antidoti ai veleni della guerra e del terrore.
Il festival stesso è quindi pensato per tessere un intreccio tra memoria pubblica, spazio urbano e pratiche di resistenza, con l’obiettivo di decolonizzare l’immaginario.
Ecco il programma in sintesi:
Venerdì 12 settembre – Casa di quartiere Scipione dal Ferro (via Sante Vincenzi 50)
- 17:30 – Apertura del festival con Mariana Eugenia Califano.
- 18:00 – Presentazione del graphic novel Libia (Mondadori) di Francesca Mannocchi e Gianluca Costantini, con Gianluca Costantini, Andrea Sestante e Nadia Abdelhamid.
- 19:30 – Melologo in arabo: Sulle tracce di Omar Al Muktar, con Nadia Abdelhamid (voce) e Fabio Sperandio (violino).
(Con possibilità di cenare alla Casa di quartiere) - 21:00 – Hip-Hop American School: breakdance con Breaking Cypher powered by Strictly Underground, DJ set & live con Lucio Delli Baruf, Unplugged Musique e Tiuby.
Sabato 13 settembre
- 10:00 – Bar Edera (via Masia 14/A)
Inaugurazione della mostra fotografica Lotte di Michele Lapini e Lorenzo Sandrini + Giornalisti caduti in Palestina, ritratti di Gianluca Costantini. - 10:30 – Bar Edera
Dialogo attorno a 50 anni oltre i confini, un progetto di Radio Vanloon realizzato per la Biblioteca Amílcar Cabral, con Simona Brighetti (Biblioteca Amílcar Cabral) e la redazione di Radio Vanloon. - 11:30 – Bar Jolly (via Bentivogli 32)
Presentazione del libro L’Antifascismo. Una tradizione generativa (1945–2025) (Donzelli) di Andrea Rapini, con Wu Ming 2.
(Con possibilità di pranzare al Jolly) - 15:00 – Casa di quartiere Scipione dal Ferro
- Street painting antifascista all’aperto con il collettivo RAM (Restauro Arte Memoria).
- Sala 1: Laboratorio Storie Resistenti a cura di Laura Fiorio.
- Sala 2: Laboratorio per bambin* sul partigiano Giorgio Marincola con Lorenzo Teodonio, Antar Mohamed Marincola e Valentina Asioli.
- 16:00 – Casa di quartiere Scipione dal Ferro
Incontro Novant’anni dopo: i deportati ritornano all’Asinara, con Gabriella Ghermandi, Maria Pia Guermandi, Andrea Sestante e Asmeret Yemane. - 18:00 – Casa di quartiere Scipione dal Ferro
Presentazione del libro Ritorno a Gaza. Scritti di donne italo-palestinesi sul genocidio (Edizioni Q), con Laila Hassan. In collaborazione con la Biblioteca Amílcar Cabral. - 20:00 – Casa di quartiere Scipione dal Ferro
DJ set a cura di LaBassa Soundclash.
(Con possibilità di cenare alla Casa di quartiere) - 22:00 – Casa di quartiere Scipione dal Ferro
Live dei Rude Cinno, a cura di Cricca Collective.
Domenica 14 settembre
- 10:00 – Bar Tito (via Bentivogli 111/C)
Trekking urbano con Jadel Andreetto e la Federazione delle Resistenze.
Mostra ambulante dei cartonati del laboratorio Storie Resistenti di Laura Fiorio. - 13:00 – Casa di quartiere Scipione dal Ferro (via Sante Vincenzi 50)
Presentazione del libro Un’altra memoria. Guerre, stragi, muri e genocidi producono assuefazione. Un paradigma fallito da ricostruire (Altraeconomia), di Lorenzo Guadagnucci, con Cecilia Gnocchi ed Enrico Sebastiani.
(Con possibilità di pranzare alla Casa di quartiere) - 15:30 – Casa di quartiere Scipione dal Ferro
Monologo Il giorno della fede di e con Marco Manfredi. - 16:30 – Casa di quartiere Scipione dal Ferro
Timira, melologo di e con Wu Ming 2 e Antar Mohamed Marincola, musiche di Claudio Cadei. - 18:00 – Casa di quartiere Scipione dal Ferro
Suite Anticoloniale, melologo del Bhutan Bones (Jadel Andreetto e Stefano D’Arcangelo). - 19:00 – Casa di quartiere Scipione dal Ferro
Chiusura del festival a cura di Mariana Eugenia Califano.
(Con possibilità di cenare alla Casa di quartiere) - 19:30 – Casa di quartiere Scipione dal Ferro
Mediterraneo, live electronics di Wang INC.