Quasi 40 mila persone hanno preso parte sabato 28 giugno al Rivolta Pride di Bologna, la manifestazione LGBTQIA+ autogestita e costruita attraverso un lungo percorso di assemblee pubbliche cittadine. Il corteo, svoltosi in concomitanza e solidarietà con il Budapest Pride, ha attraversato la città per concludersi al Parco della Montagnola tra carri musicali, cori e cartelli colorati. Le attiviste, hanno rivendicato ancora una volta un Pride radicale, centrato sulle lotte contro la repressione del governo Meloni, la solidarietà internazionale e, in particolare, con la Palestina: “Israele e i suoi sostenitori stanno vergognosamente cercando di usare la nostra bandiera, i nostri diritti e i diritti delle donne per giustificare la loro politica coloniale e genocida, e noi questo non lo permetteremo: non in nostro nome!” si legge nel documento politico.
Il Rivolta Pride si è schierato anche contro il Dl sicurezza e le politiche autoritarie, a favore del diritto alla salute sessuale per tuttə e contro la legge Varchi (“Un attacco alla genitorialità queer, che culmina nell’istituzione incostituzionale del reato universale di GPA”).
Ecco le foto di Riccardo Giori.
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