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Supermarket(te)

Guida alla spesa alcolica per svegliarsi in forma e con il portafoglio (quasi) immacolato

Written by La Redazione il 20 February 2021
Aggiornato il 23 February 2021

Foto di Peter Bond

Il supermercato è stato il luogo che abbiamo sicuramente più frequentato in questi ultimi periodi. Non l’avremmo mai detto, noi consumatori di pasti frugali e schische imbruttite sotto la filosofia dello #zerosbattiincucina. Abbiamo fatto amicizia con il cassiere, ci saluta il tipo del banco frigo, parliamo con i surgelati e – cosa ancora più incredibile – è quasi diventato il nostro bar di fiducia. Sia chiaro, che non passi il concetto che questa cosa ci piaccia, ma di necessità virtù. Abbiamo imparato a conoscere lo scaffale degli alcolici, le etichette, accarezzato le forme sinuose delle bottiglie. Ammettiamolo, un po’ imbambolati nel momento di scegliere se lo spritz lo vogliamo con il Campari o con l’Aperol, se nel Margaritas ci va la benzina o il tequila, se l’amaro a fine pasto ha l’accento del nord o del sud.

In questo quasi non luogo dalle luci più simili a un set Mediaset non passano inosservate le nostre belliche intenzioni. Lo si capisce subito chi la mattina dopo si risveglierà con il cerchio alla testa e chi, invece, se la caverà più egregiamente. Basta buttare un occhio al carrello. Per questo vogliamo farvi un regalo e darvi qualche piccolo suggerimento quando vi troverete a improvvisarvi bartender casalinghi. Ci limitiamo a consigliare un paio di alternative per prodotto alcolico facilmente reperibili in ogni sede e che hanno un buon rapporto qualità/prezzo. Siate clementi, noi ce l’abbiamo messa tutta.
P.S.: non abbiamo ricevuto soldi da aziende nel compilare questa lista, in ogni caso se qualcuno fosse interessato l’IBAN è IT+18B3V1P0C0MAB3N3!>40%VOL

GIN

L’immortale dal fascino british, immancabile perché salva la vita, la festa improvvisata, il the delle 5. Da mixare con la tonic o la lemon, con il rametto di rosmarino o il timo vi da quella sensazione glamour che fa subito Isola di Ponza ma in un’altra vita.

Beefeeter (Londra, 1863; distribuito da Pernod Ricard)
London Dry Gin dal gusto secco e agrumato, esaltato dall’indiscusso protagonista del distillato: il ginepro. Costo: circa 15 € al litro.

Tanqueray (Londra, 1830; distribuito da Diageo)
London Dry Gin molto secco, si differenzia per l’uso di poche botaniche, tra cui nessun agrume. Costo: circa 18 € al litro.

VODKA

Mette tutti d’accordo e non subisce crisi nonostante sia stato colpito dal missile britannico delle botaniche e blablabla. Lo sputnik dei distillati resiste con forza tutta bolscevica.

Moskovskaya (Russia, 1894; distribuito da Velier)  Vodka di grano prodotta in Lituania fondata nientepopodimenoche dal Monopolio di Stato Russo dall’eccellente rapporto qualità/prezzo. Costo: circa 13 € al litro.

Smirnoff (Mosca, 1864; distribuito da Diageo) Vodka protagonista della diffusione di questo distillato in tutto il mondo grazie all’invenzione del Moscow Mule nelle tipiche tazze di rame. Costo: circa 12 € al litro

RUM

Sì, quello che vi fa maledire di essere nati se ne abusate con litrate di Coca Cola. Per favore, ci sono tantissimi altri modi di utilizzare lo spirito cubano anche in casa. Fatene buon uso.

Bacardi (Santiago di Cuba, 1862; prodotto e distribuito da Bacardi Martini)
Rum morbido con note di vaniglia e mandorle dalla storia leggendaria – tanto che in alcune ricette si parla di Bacardi invece che di rum.
Costo: circa 14 € al litro (Carta Blanca)

Havana Club (Cuba, 1878; distribuito da Pernod Ricard)
Rum altrettanto mitico, dal gusto dolce, fruttato e agrumato, viene invecchiato tre anni in botti di quercia. Costo: circa 14 € al litro

AMARI/BITTER

I corroboranti dell’anima, gli elisir di lunga vita, la storia (in questo caso tutta italiana) di storiche ricette orgoglio del paese.

Fernet-Branca (Milano, 1845; prodotto e distribuito da Fratelli Branca Distillerie)
Nato come farmaco antidoto al colera e alla malaria, è un infuso di radici, botaniche e spezie dal gusto amaro. Viene prodotto ancora a Milano. Costo: circa 18 € al litro

Campari Bitter (Milano, 1888; prodotto e distribuito da Campari)
Dall’inconfondibile color vermiglio, amaro, secco e pungente, è il re indiscusso dell’aperitivo. Costo: circa 16 € al litro

Select (Venezia, 1920; distribuito dal Gruppo Montenegro)
Select è un aperitivo nato nei primi anni del 900 a Venezia dalla distilleria “Fratelli Pilla & C.”. Molti lo associano alla nascita dello spritz, aggiugendo vino bianco mosso o della semplice soda. Un equilibrio di gusto dolce-amaro, frutto della lavorazione artigianale di 9 mesi. Costo: circa 10 € al litro.

VERMUT

Quello riscoperto nella nuova wave della mixology di casa nostra e che fa impazzire tutto il mondo. Il vino aromatizzato di Torino, che vi potete bere con ghiaccio, oppure negli immortali Negroni, Mi.To., Martini.

Carpano (Torino, 1786; prodotto e distribuito da Fratelli Branca Distillerie)
Il primo vermut, inventato da Antonio Benedetto Carpano nella sua bottega. all’interno della quale nel 1870 nacque anche il Punt e Mes. Costo: circa 9 € al litro (Carpano Classico)

Martini (Pessione di Chieri – TO, 1864; prodotto e distribuito da Bacardi Martini)
Il vermut più conosciuto al mondo, anche se Martini Rosso e Bianco sono vini aromatizzati. I vermut sono invece l’Extra dry e i Riserva Speciale.
Costo: circa 8 € al litro (Martini Rosso)

WHISKEY/WHISKY

Il mondo del whiskey/whisky (a seconda della zona di provenienza) è un mare magnum di sapere. Torbato, oppure morbido, in gonnella o in t-shirt a stelle e strisce, ecco due pesi massimi della distribuzione.

Jameson Irish Whiskey (Dublino, 1780; distribuito da Pernod Ricard)
Blended whiskey morbido che, fin dalla nascita, ha messo d’accordo irlandesi e scozzesi. Provaci tu se ci riesci. Costo: circa 18 € al litro (Martini Rosso)

Jack Daniel’s (Lynchburg – US, 1866; distribuito da Gruppo Montenegro)
Tennessee whiskey di mais, orzo maltato e segale dall’animo rock’n’roll, come il suo fondatore Jasper Newton Daniel che iniziò a produrlo a 14 anni. Costo: circa 21 € al litro (Jack Daniel’s Old No.7)

Wild Turkey (Kentucky – US, 1855: distirbuito da Campari)
Al volante c’è Jimmy Russell, il “Buddha del Bourbon”: distilla Wild Turkey a Lawrenceburg da decenni. Un’attività storica tra le valli a stelle e strisce con ul processo produttivo che è rimasto inalterato dal oltre 160 anni. I distillati vengono prodotti a partire da grano, segale e malto tutti ingredienti rigorosamente NO-OGM e pura acqua del fiume Kentucky. Morbido e speziato per un boulevardier da sogno. Costo: circa 22 € al litro (Kentucky Straight Bourbon Whiskey – Wild Turkey)

TEQUILA

Il succo vitale del Sud America sempre più conosciuto, apprezzato, e dosato con sapienza nei bar di tutto lo stivale. Non sarà più un miraggio vedere un negroni al tequila o un margarita di tutto rispetto. La filosofia dell’agave ora non è più solo shot.

Tequila Espolon(San Nicola – Messico; distribuito da Campari)
Nella zona di produzione di Espolon, le piante di agave blu crescono rigogliose come in nessun altro luogo. Il cuore dell’agave, le piñas, vengono cotte lentamente per poi creare questo prodotto liscio ed equilibrato. Costo: circa 20 € al litro (Tequila Blanco Espolon)

Olmeca Altos Tequila (Los Altos – Messico; distribuito da Pernod Ricard)
Dall’unione di alcuni master distiller come Dre Masso, Hernandez e Besant, nasce il tequila dall’agave Blue Weber, caratterizzata da foglie spinose blu, e cresce in condizioni climatiche ideali a 2100 metri sul livello del mare, in un suolo vulcanico ricco di minerali. Ottimo con un Paloma. Costo: circa 23 € al litro (Olmeca Altos Tequila Blanco)