Da quando gli fu assegnato il capannone di via Fantoni, una delle sfide più importanti del Link è stata ridurre al minimo le conseguenze dell’isolamento. I grandi nomi da soli spesso non bastano a ricordarti che lì nell’estrema periferia c’è chi da più di un decennio tiene Bologna nella mappa del clubbing europeo. Allora serve fare rete, aprirsi alle collaborazioni ed espandere la propria presenza anche dentro le mura. Un lavoro di semina lungo e paziente che quest’anno vede finalmente i suoi bei frutti con un calendario fitto di eventi nel quale compaiono ben tre festival internazionali, due nuove rassegne e tanti eventi dislocati tra parchi e luoghi della cultura bolognese.
Si parte con Pulse di cui abbiamo già parlato abbondantemente. Il minifestival del Link Electronic Department (LED X) ospiterà in due tranche (28-29 aprile + 19-20 maggio 2017) la techno del tedesco Marcel Dettmann e del mitico Jeff Mills, il terrorismo sonoro di Vatican Shadow, gli esoterismi del danese Dynamo Dreesen e la new wave del clubbing italiano con Volcov, Native, Dancing Like Quagmire e i bolognesi Nas1, Frequency Modulation, Paolo Iocca, BXP, Domani (progetto di Nema e Massimo Carozzi di ZimmerFrei), Marco Unzip e M16.
Prende forma compiuta Break in Bo, il format “al verde” che, ispirandosi ai picnic e lunch party di Chicago, si svolge nei parchi dalla pausa pranzo fino a sera tra musica, cibo e giochi. Confermati al momento il Cavaticcio (6 maggio) all’interno dei festeggiamenti per il decimo anniversario dell’Ex Forno del Pane e del MAMbo, San Donnino (17 giugno), i giardini di Villa Cassarini (15 luglio) e il Parco 11 Settembre (9 settembre).
Tra le sinergie più importanti, c’è certamente quella con i ragazzi di TimeShift grazie alla quale l’1 giugno andrà in scena nel giardino di via Fantoni uno degli eventi più importanti della prossima estate bolognese: 502 Bad Gateway. 12 ore di variazioni techno con alcuni tra i migliori artisti dell’elettronica internazionale: i British Murder Boys (Surgeon e Regis) in prima italiana, il back to back psichedelico tra Daniel Avery e Roman Flügel, la “Machine Woman” Paula Temple, lo stimatissimo Perc, il leggendario e bellicoso Stingray 313, Samuel Kerridge con il suo live “Fatal Light Attraction” e ancora Randomer, MPIA3, Voiski, Marco Shuttle, Déformation_booléenne – d_b, Poison Afair e Shkedul.
Si consolida anche la collaborazione con la Velostazione Dynamo con la rassegna, Outside In, ogni dal 26 maggio al 28 luglio. Tra i confermati l’ex Pastaboys Enroll aka Rame (9 giugno), la dance orchestrata dai pupazzi lego di Toamata Band (30 giugno) e la preview del Fat Fat Festival con il live di Tommaso Cappellato (7 luglio).
Infine, ma non ultimo, un grande evento dedicato alla gioiosità della musica black, il 24 giugno al Link: Upside Down. Ovvero funk, house e soul con quel gran figo di Amp Fiddler (quello che insegnò a J Dilla come utilizzare un MPC), Sadar Bahar – “il dj dei dj”, secondo il grande Theo Parrish -, l’uomo che ha reso Atlanta una costola importante della Motor City, Kai Alce, e l’unica Italia in grado di tener testa a questi big: Claudio Coccoluto, 291 Out, Luca Trevisi, Gino Grasso e Dino Angioletti.