Il Bicerìn Milano nasce da tre amici appassionati del buon vino e mossi dalla ferma convinzione che questo debba essere anche e soprattutto un racconto e un’esperienza speciale. Per questo creano in Porta Venezia la propria casa, un’elegante enoteca – wine bistrot che unisce piccoli produttori e etichette introvabili per gli amanti del buon bere o per chi semplicemente vuole avvicinarsi al vino in maniera anticonvenzionale. Alberto Gugliada, Lorenzo Viola e Silvia Amoni, infatti, credono che quello del vino sia un mondo da raccontare oltrechè da bere, e su questa direzione continuano giorno dopo giorno il loro lavoro. Ce lo raccontano in questa intervista insieme a qualche preziosissimo consiglio che non tarderete a seguire.
Zero – Chi sono i tre ideatori dietro Bicerìn Milano? Cosa facevate prima di questa esperienza?
Alberto, Lorenzo, Silvia – Siamo tre pazzi innamorati, non necessariamente tra di noi, ma del vino, del cibo e del vivere bene. Silvia è l’organizzatrice, lei si occupava prima di vendite nell’area immobiliare lusso e poi di digital marketing. Lorenzo è l’esteta, quello che rende bella anche la cosa più semplice, esercita ancora la sua professione di architetto a capo del suo studio in zona Magenta a Milano. Alberto è l’uomo dei numeri, è ancora imprenditore nell’ambito editoriale, pubblicitario e marketing. Tutti e tre ci occupiamo personalmente della selezione dei vini e dei fornitori del food e teniamo moltissimo al rapporto con i vignaioli. Ci fanno capire ogni giorno che il vero della vita è il bello tangibile… cibo e vino.
Come vi siete incontrati e come è nato Bicerìn Milano?
Silvia e Lorenzo si sono incontrati grazie alla grande passione per il ballo, a un corso di Tip Tap. Passione che continuano a condividere e a portare avanti dopo tanti anni. Alberto e Lorenzo, invece si sono incontrati molti anni prima su un volo per il Sud Africa e da allora sono una coppia di vita prima e adesso anche professionale. Il Bicerìn è nato da un’idea di Silvia che Lorenzo e Alberto hanno subito sposato e insieme l’abbiamo realizzata come fosse un nostro figlio.
Come mai avete scelto Porta Venezia per far partire il vostro progetto?
Un po’ per caso, ma è bastato un attimo per innamorarcene, è una zona meravigliosa, un insieme di culture ed estrazioni sociali che convivono e danno a quest’area un’energia unica per Milano. L’amiamo!
La passione per il mondo del vino ha sempre fatto parte delle vostre vite?
Sì decisamente, chi più chi meno fin da piccoli. Alberto aveva la famiglia che produceva vino, in Piemonte e in Veneto. Silvia viene da una zona, l’Umbria, dove la realtà delle materie prime del cibo e del vino è di altissimo livello e ancora molto genuina. La passione di Silvia nasce più dalla madre, che è grande estimatrice di vino, che dal padre – ancora non ce ne capacitiamo, ma è astemio. Lorenzo, fin da piccolo, è stato influenzato positivamente dal padre che ha da sempre amato i vini piemontesi.
Bicerìn Milano racconta il buono ma anche il bello del vino, con una serie di eventi che puntano a far conoscere la cultura e la passione vitivinicola vostra e dei produttori che avete in enoteca. Come nascono queste iniziative?
Innanzitutto hai detto la parola magica… il vino non è solo buono, quando lo è, ma è soprattutto bello. C’è un valore estetico importante nel vino che abbiamo voluto tradurre anche nel luogo Bicerìn Milano, nella ricerca degli arredi e dei complementi. Il luogo come esaltazione del protagonista vino. Le iniziative con i produttori nascono in modo anticommerciale, come diciamo sempre. Chiediamo ai produttori, quando organizziamo le serate, di portare bottiglie di vecchie annate o particolari, esperienza non reiterabili, perché le bottiglie sono uniche. Facciamo così provare bottiglie che non potremo poi vendere nella parte enoteca, ma i nostri ospiti così hanno la possibilità di fare un’esperienze irripetibile. Scegliamo solitamente piccole realtà vitivinicole per permettere a loro una visibilità nel nostro locale. La grande ricerca nel vino sta nei piccoli produttori, non nei grandi.
Per questo abbiamo pensato a una serie di incontri “A cena con“ che si svolgono una volta al mese e che hanno come principali attori vini italiani e internazionali, speciali e inediti, accompagnati dalla presenza dei loro produttori e di noti personaggi, ambasciatori di un certo stile del “bere”.
Un’altra iniziativa di Bicerìn Milano è il wine sharing, ogni primo lunedì del mese propone a un pubblico ristretto di condividere poche, rare bottiglie di vino pregiato. Il prossimo appuntamento sarà il 5 giugno e verrà aperta una bottiglia di Riesling metodo classico del 1991.
Come scegliete le etichette che avete in lista? Scelta molto ricercata e attenta a privilegiare i piccoli produttori più che le grandi firme.
Investiamo tanto tempo e tanta energia ma ottimamente ripagata. Organizziamo costantemente viaggi alla scoperta dei piccoli produttori e di giovani realtà, siamo tornati da poco dalla Sicilia a esempio dove abbiamo provato alcuni vini meravigliosi nella zona dell’Etna e che presto avremo disponibili in esclusiva su Milano.
Vogliamo visitare il luogo delle vigne, la cantina, conoscere a fondo il produttore. Dobbiamo capire come realizzano il loro vino e comprendere fino in fondo se hanno anche la possibilità di continuare la produzione secondo standard qualitativi elevati. Di anno in anno troverete differenze nella nostra cantina, perché i vini che scegliamo sono vini veri che hanno differenze in funzione dei singoli momenti, e quindi a seconda delle annate scegliamo se mantenere alcuni vini o sostituirli con altre etichette.
Bilancio di questi anni? Qual è il segreto del vostro successo?
Il bilancio è super positivo, siamo felicissimi! Penso che l’unico segreto sia la passione che non ci fa sentire la fatica. Passione che riusciamo a trasmettere ai nostri ospiti e ai meravigliosi ragazzi che lavorano quotidianamente con noi e fanno del Bicerìn il posto che è: accogliente, elegante, dove ti fermi per un aperitivo e ne esci a mezzanotte dopo avere bevuto una bottiglia di vino ed avere provato tutti i piatti del nostro chef.
Che consigli dareste a chi si vuole lanciare in un’attività simile alla vostra?
Prima del denaro, pensate a seguire i vostri sogni… il denaro, se ci mettete la passione ha più probabilità di arrivare, e se non dovesse arrivare avete comunque una giustificazione: avete inseguito un sogno.
Dove andate a bere a Milano quando non siete al Bicerìn?
Sono proprio tre, i posti dove trovarci a bere qualcosa a Milano se non siamo al Bicerin. Un posto che amiamo molto è Vinello, un’enoteca di amici che è diretta, coinvolgente e piena di passione come lo sono i proprietari. Hanno aperto quest’enoteca a Gambara e ormai è un’istituzione del quartiere. Se invece siamo al Bicerin e ci viene una voglia matta di un cocktail allora andiamo al Kilburn, un cocktail bar vicinissimo a noi di proprietà di due giovani ragazzi partenopei: cocktail fatti bene, con prodotti di qualità e non potremmo mai perderci il loro “Enjoy” con quell’accento napoletano. Se invece vogliamo qualcosa di più elegante e sofisticato allora andiamo al Senato Caffè che è all’interno del Senato Hotel. Cocktail davvero top, posto delizioso con un piccolo giardino nascosto e una carta dei vini decisamente interessante e ardita… ammettiamo che la realizziamo noi! Il Senato Hotel è di una cara amica e abbiamo aperto più o meno nello stesso periodo e anche lei mossa da una grande passione!
E a mangiare? Ci potete elencare qualche ristorante dove andate spesso o dove vorreste andare al più presto?
Andiamo spesso da Bjork, perché si mangia bene, loro sono nostri amici ed è un po’ come stare in famiglia. Il posto caldo che non ti aspetti forse da un ristorante svedese. Poi da Contraste, lo amiamo davvero tanto, un ristorante dove si mangia davvero benissimo e che ha una carta dei vini unica. Ma il posto dove andiamo sempre e che è davvero Famiglia (F maiuscola non a caso) è Il Pascoli a Cusago: Angela che si occupa della sala e dei vini insieme al figlio e Federico, Mimo, suo marito che è in cucina, hanno realizzato un luogo che per noi è casa. Si mangia in modo superlativo, beviamo davvero benissimo e stiamo bene, come da nessun’altra parte.
Il nome di tre bottiglie che portereste sulla luna.
Solo tre? Solo tre? Ok non andiamo sulla luna! Ma siamo pazzi! Come si fa a scegliere solo tre bottiglie? No non farci questo, ti prego. Secondo te perché ne abbiamo più di 800 in cantina? Perché amiamo cambiare, scegliere in funzione dell’umore e della situazione: se piove, se c’è il sole, se siamo arrabbiati o felici. Ok tre! Alberto sceglie ovviamente uno chardonnay invecchiato della Borgogna. Silvia si porta uno champagne 100% Pinot Meunier possibilmente millesimato del 2000. Lorenzo non rinuncia e non potrà mai rinunciare al suo Kerner dell’Alto Adige ma non freschissimo, possibilmente che abbia già qualche anno e abbia già sviluppato i suoi terziari.
Voi bevete tutti i giorni? E il rimedio per una sbronza?
Beviamo tutti i giorni, sì! Ne andiamo fieri perché comunque beviamo bene e in modo equilibrato senza eccedere. Usciamo dal politically correct: ci sono sere in cui anche a noi capita di bere tanto, ma non è mai troppo, o almeno non lo è per noi! Beviamo sempre bene, e beviamo raramente cocktail. Beviamo sempre vino e questo ci porta a eccedere ma con tempi di ripresa molto più rapidi. Se capita di eccedere un pochino comunque abbiamo la nostra ricetta:
1. beviamo almeno tre bicchieri d’acqua prima di andare a letto (si poi ti svegli durante la notte per fare pipì, ma è sempre meglio che avere il mal di testa il giorno dopo!)
2. ci mettiamo tantissima crema idratante sul viso (vai a letto che il cuscino diventa una sindone da tanta crema), e ti svegli con una pelle idratata.
3. appena svegli mangiamo del pane o dei biscotti.
E via alle 9 in ufficio freschi come dei pargoli che hanno dormito dodici ore!
Visto il periodo ecco, vorremmo fare ammenda… abbiamo messo in giro una fake news: anche se il vino è per l’85% acqua, non è un metodo alternativo di idratazione. Nessuno però ci potrà contraddire se diciamo che il vino per l’85% è acqua e per il 15% è felicità e piacere!
Ci hanno spifferrato che avete altri progetti in mente: ci potete già raccontare qualcosa? Speriamo che si continui a bere…
Ce ne sono di nuovi progetti in cantiere e un bel po’, ma per ora è ancora segreto, ma ne vedrete delle belle e buone, perché Bicerìn Milano non si ferma mai!