Poco più di un anno fa intervistavamo Noyz Narcos in occasione de Gli Indomabili, il gala che da tre edizioni mette insieme mondo del rap, sport da combattimento e cibo in un unico appuntamento nel mese di aprile. Il 18 settembre al Circolo Magnolia, l’ex TruceKlan torna a suonare a Milano con Fritz Da Cat per presentare l’album a quattro mani Localz Only, uscito lo scorso giugno.
Nell’intervista, Noyz ci parlava del rap in Italia, degli album fondamentali della sua vita, dei dissing “nella scena” e del disco cui stava lavorando con Fritz Da Cat – per l’appunto, Localz Only. Quale modo migliore, se non (ri)leggere le sue parole per arrivare stra carichi al concerto?
ZERO: Il rap è forse l’unico genere musicale persistente e spontaneo d’Italia – se non altro nelle manifestazioni ormai storiche. Perché secondo te? E quanto durerà ancora?
NOYZ: Il rap è l’unico genere musicale che affronta argomenti non scontati e non banali, come invece accade spesso nella musica pop. Il suo successo deriva da questo fatto. E durerà finché gli artisti saranno in grado di offrire argomenti validi.
Quando tutto sarà finito, tu come finirai?
Quando smetterò con la musica tornerò al mio lavoro di tatuatore.
Qual è il tuo pezzo cui sei più legato? Perché?
Non dormire, perché è uno dei primi che ho scritto e mi ha portato fortuna.
Lungi dal dover necessariamente essere modello per qualcosa – la storia dei musicisti modelli è ridicola – non credi tu, uno che ha per certi versi rivoluzionato uno stile, che ora i contenuti del genere siano mediamente reazionari? Belle donne e coca non sono esattamente un’alternativa.
Di certo donne e coca non sono una novità, ma se vengono più volte trattati come argomenti è perché rappresentano la vita da club di molti musicisti. Che poi vengano elevati a “tema” su cui basare una canzone è a discrezione dell’artista. Oggi io non mi sento di promuoverli; mi va di proporre la mia musica.
3 dischi fondamentali per la tua vita?
Un mio disco di culto è sicuramente Mobb Muzik dei Mobb Deep, che è un album potente, l’ho consumato ed è fondamentale. Poi The War Report di Capone-N-Noreaga e il primo omonimo disco degli Iron Maiden, sempre per gli stessi motivi.
Descrivici l’Italia del rap in una parola… o in una riga
In una parola la scena italiana è “particolare”.
Che cosa adori della scena, sempre esista… e cosa prenderesti a mazzate?
Della scena mi piace quando vedo un video su mille che è figo; e detesto quando guardo gli altri 999.
I dissing che impazzano sono come le litigate in tv fra i politici? Cioè, ve le date in pubblico ma a microfoni spenti uscite a cena insieme, o c’è dell’astio sano e vero?
No, l’astio è reale. È un ambiente molto competitivo e quasi mai questi litigi sono finti o costruiti. Sono vere liti come accade in tutti gli ambiti lavorativi. I dissing fanno parte di questo gioco e alimentano comunicazione e seguito di un artista. Spesso ne accrescono o diminuiscono il valore. Anche perché, sotto pressione, l’artista vero dà il meglio.
In Italia Uoki Toki, En?gma o chi altro?
No comment. E comunque fra Uochi Toki ed En?gma sicuramente En?gma.
A cosa stai lavorando?
Sto lavorando a un concept album con Fritz Da Cat, dopo le fortunate collaborazioni fino ad ora e il tour insieme. Sarà un prodotto fuori dagli schemi. Sono al lavoro anche sul repack di Monster con l’aggiunta di un inedito e diversi remix.