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Libri Finti Clandestini + 5X Letterpress

Due collettivi artistici per dell'editoria e della tipografia come non ne avete mai viste

Written by Annika Pettini il 20 June 2022
Aggiornato il 21 June 2022

LFC + 5X, T'ho detto piano, megazzino, ph Spazienne

Il fatto che voi non sappiate di conoscerli, non vuol dire che non li conosciate già. Libri Finti Clandestini e 5X Letterpress sono due collettivi non solo internazionali ma intergalattici, che uniscono sotto le loro varie e variegate maschere, una serie di doti e conoscenze di carta, rilegatura, caratteri mobili, torchi e vernici, assolutamente non comuni. Li avete visti sotto il cavalcavia e all’aperitivo con il rettore di Harvard e nel bagno della vostra amica, perché sanno fare praticamente di tutto. Ma quindi: cosa fanno? I due collettivi artisti di ricerca e sperimentazione legati all’editoria e alla tipografia ci raccontano i segreti più ucci-ucci del loro fare e creare e tutte le volte che si sono imbucati a una vostra festa senza che lo sapeste.

Solitamente siamo sempre accompagnati da delle maschere. Il perché non riusciamo a ricordarcelo.

Noi non sappiamo ma voi sapete: diteci chi siete!

Ciao! Siamo Libri Finti Clandestini e 5X Letterpress, due collettivi artistici che lavorano all’insegna della sperimentazione. Editoriale per il primo, tipografica per il secondo. 

Libri Finti Clandestini (LFC) è un collettivo cosmopolita e beffardo formato dagli artisti El Pacino, Aniv Delarev e Yghor Kowalvsky mentre 5X Letterpress (5x) è un duo di graphic designer e tipografi composto da V.Ickx e P.Rodriguez.

Solitamente siamo sempre accompagnati da delle maschere. Il perché non riusciamo a ricordarcelo.

Avete raccolto pezzi di Storia e di mondi e li avete fatti vostri. Vi siete inventati qualcosa che in parte esisteva già e forse era stata solo dimenticata. Di cosa vi occupate? Usate strumenti strani, che hanno un alone di mistero, di antico, di magico e di tecnico. Ci raccontate il vostro mestiere?

Potremmo dividere la storia in due parti, partendo dalle origini e arrivando a oggi.

 

Libri Finti Clandestini (che nasce a Roma nell’estate del 2012 e successivamente si stabilisce a Milano) viene creato con lo scopo di realizzare veri e propri libri usando unicamente “carta trovata in giro”, quella carta che la gente normalmente considera spazzatura: sfruttando infatti materiali con il più eterogeneo pedigree possibile (provenendo da fabbriche abbandonate in giro per l’Europa, biblioteche, magazzini, cartiere, archivi e laboratori di stampa…) il progetto ha preso vita con la creazione di libri e sketchbook pazientemente assemblati uno a uno, rilegati a mano, timbrati, numerati e affidati alle mani di illustratori, stampatori e artisti per essere “completati” o proposti a un pubblico che ne decidesse le sorti: pronti per essere scritti, disegnati o per assumere qualsiasi altro significato il possessore voglia dargli. 

Successivamente la produzione si è (anche) focalizzata sulla produzione di libri in copia unica e piccole edizioni pop-up, i cui bizzarri personaggi provenienti da un immaginario di fine ’800/inizio ’900 si muovono e prendono vita all’apertura delle pagine.

Caratteristica principale del progetto è il processo di creazione a impatto (quasi) zero sull’ambiente, indagando e sperimentando così nell’ambito del riciclo e della decrescita.

Dedicando quindi molto tempo e attenzione alla ricerca dei materiali per il riuso degli stessi con la finalità di produzione a mano di supporti disegnabili, nel corso degli anni il progetto LFC si è espanso verso altre direzioni artistiche, oltre a quella editoriale, sempre all’insegna della sperimentazione, indagando campi della fotografia e della stampa tipografica sperimentale.

5X Letterpress si occupa di stampa tipografica, quindi gli oggetti, i torchi e le matrici utilizzate vengono da quella che è la tradizione e il passato del mondo della stampa e delle tipografie. Proprio per questo molto spesso anche per noi hanno alone di mistero e magia. Il nostro mestiere consiste anche nel recuperare questi strumenti per riportarli nell’odierno e dargli una forma nuova, un po’ come se il passato di questo sistema di stampa fosse il perno e il punto di partenza sul quale ruota il nostro modo di concepire la grafica, la nostra ricerca e le stampe prodotte.

I vostri mondi esplodono tipo pop-up e si arrampicano sui muri, fino al soffitto e stanno per strada e in libreria, qual’è la vostra filosofia?

La filosofia che sta alla base di entrambi i progetti è la sperimentazione e l’esplorazione di varie tecniche nel campo grafico ed editoriale. Per questo i nostri lavori non hanno confini e appunto possono essere ospitati in una libreria, su un muro domestico e allo stesso modo trovare posto in strada come in una galleria d’arte.

Siete in tanti e sparsi ovunque, come si sono incontrati i vostri collettivi? Chi ha folgorato chi?

Si può che dire che la folgorazione è stata reciproca. Seguivamo già i rispettivi lavori però di persona ci siamo incontrati in un viaggio verso gli Stati Uniti compiuto in nave nel 2018. Era stata allestita una stamperia nella stiva della nave cargo. I ragazzi di 5X Letterpress erano stati chiamati per stampare manifesti da utilizzare per la compagnia di navigazione una volta giunti in America; il collettivo Libri Finti Clandestini era invece a bordo per un viaggio di ricerca. Il Caso ha voluto quindi che l’incontro avvenisse nel mezzo dell’Oceano Atlantico.

Ma se avete sempre le maschere, quando vi incrociate per strada vi riconoscete? Come mai avete scelto Milano come base operativa?

Certo, abbiamo dei linguaggi in codice che (chiaramente) non possiamo svelare, altrimenti non sarebbero più segreti. A Milano abbiamo trovato un compromesso e gli stimoli necessari che potessero accomunare le esigenze di tutte e due le realtà.

State lavorando molto insieme, ci raccontate un po’ perché e su cosa?

Esatto! Ultimamente quasi tutti i lavori su cui siamo concentrati sono portati avanti da Libri Finti Clandestini+5X Letterpress, una combo ben solida!

Crediamo che i progetti insieme si mescolino bene, entrambi i mondi  – sia quello dell’editoria indipendente di LFC che quello della stampa di 5X – spesso e volentieri si incontrano e quindi si concretizzano in lavori firmati da entrambi. 

Tra i vari lavori, uno in particolare, ancora in fase di sviluppo, è un “cantiere” a cui teniamo molto. Si tratta di un progetto che si basa sulla parola tedesca “Ruinenlust” (cioè il sentimento che si prova di fronte a luoghi diroccati e antiche rovine, vestigia del passato che ci ricordano l’inesorabile e malinconico scorrere del tempo), dedicato alle esplorazioni di spazi abbandonati in cerca di materiale da riutilizzare (quindi in linea con tutta la nostra filosofia del riuso) per cui vorremmo creare una piccola edizione in tiratura limitata di alcuni libri che descrivono bene questa nostra ricerca e fanno capire lo spirito che c’è dietro. In questo caso, oltre al nostro sguardo, si aggiunge anche quello del duo di artisti Stefano Comensoli_Nicolò Colciago.

So che avete anche due covi, uno ciascuno e tutto condiviso: dove sono? Che cosa architettate lì dentro? E noi poveri esseri umani possiamo entrare?

Abbiamo due spazi in cui lavoriamo; uno a Milano in zona Isola, che è sia studio, sia laboratorio dove realizziamo piccole lavorazioni di editoria e stampe piccolo formato. Mentre il luogo dove stampiamo grandi formati e dove c’è la maggior parte dell’attrezzatura tipografica è situato fuori Milano (a Saronno per la precisione). Certo, entrambi i laboratori sono visitabili su appuntamento.

Avete anche una rete fittissima di infiltrati in ogni strato della società, come si compone il vostro clan esteso? Con chi collaborate?

Le collaborazioni sono numerose e comprendono la didattica (per quanto riguarda Libri Finti Clandestini con realtà più istituzionali come Brera e la Biblioteca Braidense per la realizzazione di video-tutorial sulla creazione di prodotti editoriali in maniera casalinga e l’insegnamento in università come Ied e Raffles Milano) e il lato artistico, avendo l’occasione di lavorare con illustratori e artisti; ovviamente in questi frangenti sperimentiamo, ampliamo le vedute e le possibilità nel campo editoriale e della stampa.

Tra queste ultime, per citarne alcune, possiamo ricordare la collaborazione con Dem per la realizzazione di tessuti/maschere che ci ha portati a fare una mostra negli spazi di Corraini in via Savona, o la collaborazione con Tanguy Bombonera+Amelia Dely sulla sperimentazione fotografica analogica per cui ci sarà una mostra a settembre presso la galleria di Bonvini 1909 a Milano.

Ci dite un segreto?

Avril Lavigne è morta ed è stata sostituita da una sosia.