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Popa

La chansonnier hyper-local sospesa tra l'Idroscalo e il Salotto

quartiere Isola

Written by Giada Biaggi il 17 February 2021
Aggiornato il 18 February 2021

Popa

Foto di Ippolita del Bono

“Il meglio che ti posso dare è questo motorino in tangenziale”; questo uno dei tanti versi hype-dreamy-poetici di “Mare di Milano” – il singolo di debutto di Popa. Una fashion-designer di origini lituane e residente nell’Isola datasi recentissimamente al songwriting. “Mare di Milano” è la colonna sonora perfetta per accompagnare in questo periodo la nostra città sospesa.

Tra un tramonto all’Idroscalo, un film di Godard, un aereo da non prendere a Linate e tutta quella poesia che solo l’assenza di qualcosa che non sappiamo cosa sia può regalarci, nasce la sua musica. Io che sono un’amante del french-touch alla Vendredi sur Mer, di quelle vocine sussurrate e che definirei quasi anti-segnane dell’era post-erotica sono subito impazzita per questo singolo e per l’immaginario estetico raffinatissimo e onirico che l’accompagna – creato con la collaborazione emotiva ed artistica con Victoria Genzini, founder di Salotto Studio; il place-to-be se vi piacciono gli anni ’80, le gelatine, le pellicce di Marta Marzotto e le mise-en-place massimaliste.

Trovo che le canzoni italiane cantate da attrici o starlettes straniere creino un abbinamento, un crash culturale che io ho ri-declinato nelle mie composizioni

 

Da quello che mi è sembrato di annusare "Mare di Milano" preannuncia l'uscita del tuo primo album. Ci puoi anticipare se l'album sarà un concept dedicato proprio al capoluogo meneghino?

Più che un concept album su Milano, le canzoni che stiamo scrivendo e registrando parlano e descrivono lo stile di vita di alcune figure caratteristiche, ognuno con la sua storia il suo vissuto e la sua età,  che animano questa città e la rendono il posto speciale e unico che è! Qualcuno di loro è alla ricerca di stimoli e qualcun altro invece, sembra impermeabile all’epoca che viviamo. In generale c’è tanta voglia di leggerezza in queste canzoni e nella città che racconto, vivendola attraverso il punto di vista di una ragazza che viene da un paese abbastanza lontano e diverso culturalmente dall’Italia. Alla fine però noto sempre che in fondo, siamo molto più simili tra di noi di quanto si possa pensare !

Il brano e la tua nuova carriere nel mondo della musica nasce dalla collaborazione con Salotto Studio. Puoi spiegarci come nasce questa connection creativa?

Conosco Victoria già da tanti anni, ma credo che sia successa una specie di magia quando ci siamo incontrate di nuovo un giorno a Milano al Bar Cucchi!  Abbiamo preso un Kir Royale (su suo consiglio) e mentre io le accennavo di questa mia idea di scrivere delle canzoni, lei cominciò a spiegarmi che insieme ad Antonio e Clementina stavano per creare Salotto Studio, un hub innovativo e freschissimo con l’idea di occuparsi di art direction, produzioni e mentoring. È stata la cosa più naturale del mondo, quando le prime canzoni hanno cominciato a prendere forma, cominciare a disegnare l’immaginario di “POPA” assieme a loro, con cui ho tantissime cose in comune – una sfrenata passione per la moda, le cose belle, l’architettura, l’arte e soprattutto il sense of humor!

In che modo le tue origini lituane si fondono con il tuo essere cittadina milanese nel tuo immaginario musicale e in genere nella tua estetica?

Adoro la musica Italiana, specialmente quella degli anni ’60, ’70 e ’80. Trovo che le canzoni italiane cantate da attrici o starlettes straniere (dalle Gemelle Kessler a Cicciolina, Catherine Spaak e Heater Parisi – solo per dire le prime che mi vengono in mente) creino un abbinamento molto spesso delizioso, un crash culturale in cui tutti sono valorizzati. L’idea di ricreare questo tipo di immaginario, anche esteticamente, è fondamentale naturalmente per spiegare cosa vorrei comunicare nella musica.

So che vivi a Isola; visto che sei una fashion-insider ci puoi dire i tuoi luoghi più trendy del quartiere?

Isola per me è un quartiere di vintage and flower-shopping-oriented; inoltre, ha un sacco dei posti stile “Sciura Milanese” – uno stile che naturalmente io amo! I miei preferiti sono: Ambroeus e Live in Vintage. Per quanto riguarda il capitolo Flower Shopping – amo il negozio di fiori Numero 9 oppure anche Fiuri – che oltre a vendere fiori fa pure un’ottima colazione!

Ho visto dalle tuo foto su IG che adori lo shopping al mercato, qual è il tuo mercato preferito di Milano? E l'ortaggio che acquisti e mangi più spesso in questo periodo? Se hai anche ricettina l'accettiamo!

Il mio mercato preferito è quello di Isola – of course! Ci vado ogni martedì e sabato. Di solito almeno una volta alla settimana mi piace andare al banco di pesce – mi piace tanto il branzino e i gamberi! Al branzino spesso accompagno cime di rapa (o friarielli napoletani; quando li trovo) e le patate al forno – mentre il mio cavallo di battaglia lo chiameremo POPA BOWL – molto semplice si fa così : 
 Ingredienti per 2 persone:
– un bicchiere e mezzo di riso
 – 10 gamberi argentini
 – 2 avocado maturi
– 1 Lime
– Olio EVO
– Sale
– Cipolla
Cuocio il riso nella vaporiera, intanto sguscio i gamberi, poi preparo il guacamole mettendo in un frullatore avocado, una fettina di cipolla, il succo di mezzo lime, un pizzico di sale e un cucchiaio di olio EVO. Frullo tutto per pochi secondi e il Guacamole c’è!
I Gamberi invece vanno messi su una griglia già bollente e li faccio cuocere 2 minuti circa per lato, poi li condisco con sale e pepe! Per finire in un bowl metto il riso, 5 gamberoni e guacamole a piacere – et voilà POPA BOWL!