Il marchese Lauro Scipione Pignatelli era un bel tipo. Fece sposare suo figlio a cinque anni, pare per motivi politici. Probabilmente un orsacchiotto di pezza impose al suo pupillo lo ius primae noctis, ma il casato si assicurò longevo potere. Ciò che i libri di storia non raccontano sono però le vere trame occulte tessute dal machiavellico marchese. Regalò delle terre ai Frati Minori di San Gennaro Vesuviano, e come controparte gli chiese solo di rinnovare ogni anno questa fiera che va in scena da più di 400 anni e che, oltre a un salone equestre, convegni, teatro, folklore, editoria, artigianato, sport e chi più ne ha più ne metta, vanta varie sagre ipercaloriche che vanno in scena ogni sera. La verità è che il marchese stava per investire il suo capitale in cliniche per il trapianto di fegato, palestre e biciclette da spinning. La prova? Le tre caraffe di Gatorade sullo stemma del casato!
Sat 13.09 – Sun 21.09