Un paio di sinonimi al massimo possono sostituire la parola “amore”. Paradossalmente, ma non a caso, ce ne sono ancora di meno per definire la “salsiccia”. Salame o würstel, suonerebbero come “affetto” o “bene” nel primo caso. Con il termine “zazzicchia”, i Genaresi sono riusciti a esprime, oltre a una parafrasi dell’insaccato per eccellenza, anche sentimento e malizia onomatopeica, richiamando ad ogni autunno romantici famelici per degustare grigliate accompagnate da vino e dalle verole, ovvero le locali caldarroste; sottolineando la loro abilità di parolieri ma anche rafforzando la presente, malata, teoria: se ci sono tanti tipi di bene e di castagne, esiste solo un tipo di amore: la zazzicchia alla brace.