Festa della gioeubia

Da anni la pro loco dell’alto varesotto si sforza di far passare che, oltre alle Bestie Di Satana, il territorio offre molto di più. Del resto sia Branduardi con il suo Apprendista Stregone che il ben più noto Henry Potter insegnano che c’è del buono e intrigante anche in forme rituali di magia bianca, e non tutte le civette e i gufi sono cattivi e portano sfiga. Venuti a mancare i goliardici raduni leghisti, c’è ora un gran da fare con la festa della Giubiana, meglio conosciuta come la “Vegia” o la giöbia, un raduno popolare di piazza dove l’ultimo giovedì di gennaio un gran falò brucia un fantoccione di paglia che rappresenta la strega, il vecchio, il male, i malanni e tutto ciò che il concetto di negativo racchiude. Se la forza purificatrice del fuoco non dovesse bastare a cacciare i brutti pensieri, non disperiamo: risotto alla zafferano, vin brulé, luganega, polenta e bruscitt ci aiuteranno a dimenticare per qualche ora la situazione del nostro conto corrente. E allora, urliamo “AL ROGO!”. O sarebbe bello anche “AL POGO!” se decidessero finalmente di sostituire la banda di paese con un gruppo punk rock locale.