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sab 09.06 2018

Liberato

Dove

Piazzale Donne Partigiane
Piazzale Donne Partigiane, Milano

Quando

sabato 09 giugno 2018
H 22:00

Quanto

sold out

Organizzatore

http://www.milanoliberata.com/

Questa storia inizia con il video di una bambina che canta e una data, 9 maggio. In realtà è il 13 febbraio 2017 e su YouTube questo video riscuote immediatamente un gran traffico di copia-incolla del link in questione. La domanda che tutti si pongono è destinata a ripetersi per tutto l’anno successivo: chi è Liberato? C’è di mezzo il neomelodico, c’è di mezzo il bedroom producing, c’è di mezzo il regista Francesco Lettieri, c’è di mezzo il Napoli Calcio, c’è di mezzo il fumo e l’erba, c’è di mezzo l’indie italiano (alla promozione del progetto pare contribuisca anche Bomba Dischi), c’è di mezzo il carcere minorile Nisida secondo la teoria dello “iutubber” Diego. A oggi, si contano tre apparizioni dal vivo. La prima al Mi Ami 2017, dove più che Liberato inteso come unicum il progetto si era presentato sul palco con un’identità collettiva che metteva insieme l’etichetta Bomba Dischi rappresentata da Calcutta, l’agenzia di booking Thaurus rappresentata da Shablo e Izi e Tanta Roba Label rappresentata da Priestess. È bagarre: il live piaciucchia a qualcuno, ad altri non piace, ma la voce di Liberato non è quella degli artisti sopracitati e quella sera non si sente al Magnolia. Inizia la confusione su chi o cosa sia Liberato: Calcutta? Un rapper napoletano già noto? Altro? Per avere ulteriori indizi dobbiamo aspettare la seconda apparizione live, lo scorso novembre al Club To Club Festival di Torino, dove le cose iniziano a farsi più ordinate: sul palco salgono tre figure nere incappucciate, uno alle percussioni elettroniche, uno alle tastiere, uno alla voce ed effetti, il tutto contornato da un bellissimo show di video e luci del collettivo Quiet Ensemble (per metà napoletani anche loro) e del light designer Martino Cerati. La questione misteriosa prende forma e i conti iniziano a tornare; c’è chi dice di guardare tra agli addetti ai lavori (fonici, autori, interpreti, esecutori) e ai musici del panorama indie alternativo, ma nulla di definitivo. Nel frattempo i pezzi di Liberato suonano ovunque, in radio, negli auricolari della gente in strada, in televisione, salgono le view dei video ed esce un’altra data: Sonar, Barcelona. Se la memoria non mi inganna di italiani che si sono esibiti al Sonar non ce ne sono stati molti è già questo dato basta per stupirci. Arriviamo a maggio e come l’origine del mito vorrebbe, succede che escono a distanza di 24 ore l’uno dall’altro due nuovi video che sono il sequel della storia d’amore tra il ragazzo e la ragazza protagonisti del video Tu t’è scordate ‘e me, uscito l’anno precedente. Il primo video/brano nuovo, Intostreet, racconta il proseguimento della storia dal punto di vista di lui, il secondo, Te vojo bene assai, che esce il giorno dopo il punto di vista di lei. In comune hanno una linea temporale di sviluppo di una settimana che porta all’apocalisse del 9 maggio 2018, data in cui con una comunicazione a sorpresa a pochi giorni prima dell’evento, Liberato si esibisce sul lungomare di Napoli circondato da 20000 persone. Il trio arriva dal mare, scortato dalla polizia, ed è qui che subentra la teoria di quest’ultimo mese: Liberato sarebbe un progetto sociale del carcere minorile di Nisida, da qui tutti i riferimenti all’amore patito, alle sirene, all’erba, al fumo, allo stadio, alla libertà del nome che porta. Sarà vero? Sarà un’altra trovata per depistare ulteriormente l’identita artistica del progetto? Noi non lo sappiamo e di saperlo neanche ci interessa, per il momento ci godiamo la sorpresa e la curiosità per tutta questa storia. Prossima data, 9 giugno, Milano.

Scritto da Jacopo Panfili