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mer 08.08 2018 – sab 11.08 2018

Disorder Festival

Dove

Arena di Sant'Antonio
Piazza SANT'ANTONIO, Eboli

Quando

mercoledì 08 agosto 2018 – sabato 11 agosto 2018

Quanto

free

Foto di Ilaria Magliocchetti

“Festival Indipendente”: una dichiarazione di intenti, un sottotitolo che non tutte le manifestazioni possono effettivamente permettersi, diciamo pure una conquista in una terra che la letteratura ci ha insegnato a immaginare come dimenticata, al confine con terre fuori dal tempo dove non ci si aspetterebbe di trovare grandi live psichedelici, spazi dedicati all’editoria indipendente o culti assoluti dell’indie rock suonare su un palco. E invece tra siti archeologici di epoca ellenista e romana, aree costiere protette, chiese e castelli, da otto edizioni il “disordine” della cultura indipendente ha messo qui radici profonde. “Che cos’è il Tempo?” è il tema e la domanda che si pongono i ragazzi di Macrostudio, organizzatori del Disorder., che negli anni hanno saputo riempire un contenitore fuggevole e prezioso come il tempo con idee molto chiare e un’attenzione forte verso le autoproduzioni, in ambito musicale, video ed editoriale. Location intima e suggestiva (l’Arena di Sant’Antonio), linguaggio visivo che va dritto al cuore e alla mente, la cura di un anno di lavoro espressa in una line-up che dà spazio alla curiosità senza deludere le attese. Le aree a disposizione sono 3: L’Arena, (il main stage per le band) dalle 22, l’Altrarea dedicata all’editoria indipendente prima e alla musica elettronica in orario after e la novità di quest’anno, Transmission, una sorta di spin-off pomeridiano che trascina nel festival il borgo di Eboli con live set e dj set orientati verso la scena clubbing. Insomma, dal pomeriggio a notte fonda, noia questa sconosciuta. Il programma è ricchissimo e l’ingresso uno scherzo: Julie’s Haircut, Uzeda, Father Murphy, New Candys, Arto, Indianizer, C+C Maxigross con Miles Cooper Seaton, per l’editoria Zamboni ex CCCP e il candidato Strega 2018 Pomella – solo per dirne alcuni. Last but not least la fresca collaborazione con il Giffoni Film Festival.

Scritto da Alberto Asquini