Le storie di Giorgio Marconi e di Mario Schifano sono intrecciate strettissimamente fin dall’inizio: a un mese e mezzo dall’inaugurazione della galleria, nel 1965, Marconi espone Vero Amore di Schifano in una collettiva (con Tadini, Adami e Del Pezzo) e dopo un altro mese gli organizza la prima personale (intitolata sempre Vero Amore).
Seguono nell’ordine, a brevissima distanza: Inventario con anima e senza anima, nel novembre 1966, Tuttestelle, nell’ottobre 1967, Compagni, compagni, nel dicembre 1968, e Paesaggi TV, nel dicembre 1970.
La ricostruzione di queste prime mitiche mostre è l’oggetto della mostra che apre il 29 settembre, una specie di viaggio nel tempo condensato in tre piani: ma nell’era del vintage, non bisogna andarci carichi di emozioni e nostalgia, bisogna piuttosto tenere desto l’occhio clinico e il senso critico, perché opere così non se ne vedono tutti i giorni.
Scritto da Lucia Tozzi