Spesso alcune etichette sono un po’ azzardate e figlie dell’hype, ma mai come in questo caso “future pop” è l’espressione che identifica al meglio la proposta musicale e l’estetica di Empress Of. Prima di diventare una delle artiste contemporanee più accattivanti e sofisticate della scena indipendente è partita dalla sperimentazione.
Nata nel 1990 a Los Angeles da genitori honduregni, si appassiona alla composizione elettronica e al jazz avvicinandosi al mondo del sound design piuttosto precocemente. Per motivi di studio si trasferisce sulla costa opposta e grazie a Brooklyn scopre le sue sorprendenti qualità vocali. Nel 2015 si accorge di lei XL Recordings per merito di piccoli classici quali “Water Water” e “Standard” e il resto da quel “ME” in poi è storia nota. Blood Orange, Perfume Genius e Khalid sono gli sponsor più illustri del suo talento cristallino. Cristallino come quel timbro vocale che si sposa a meraviglia con un pop elettronico ricercato, ballabile e mai derivativo, nemmeno nei momenti più dance.
Il secondo album, “US”, è uscito nel 2018 per Terrible Records, la label di Chris Taylor dei Grizzly Bear e ha fatto scoprire anche al mondo mainstream e ai frequentatori dei festival internazionali la classe di Lorely Rodriguez. Dopo cinque anni di ascesa finalmente torna in Italia (dopo il fugace passaggio del 2015 in apertura a Purity Ring) e non poteva esserci un contesto più adeguato della “giungla urbana” che la rassegna #MusicIsMyRadar vuole portare nella lunga estate milanese.
Scritto da Piero Merola