Una certa spavalderia psych-pop-glamour è fra i tratti distintivi del quartetto di Portland, e probabilmente tra le peculiarità che li ha fatti sempre amare dal pubblico europeo – più che in patria. La lunga storia del gruppo di Courtney Tailor è un romanzo di avventura che viaggia su binari imprevedibili, passando da grandi successi (“Thirteen Tales From Urban Bohemia”) e inni generazionali (“Bohemian Like You”) ad album da dimenticare (“Odditorium or Warlords of Mars”), spostando l’asticella dell’indie rock verso sonorità synthpop vintage e lasciandosi affascinare dall’elettronica.
Il decimo album “Why You So Crazy”, uscito quest’anno su Dine Alone Records, è una gamma vertiginosa di suoni disparati e tocchi stilistici disordinati. Un disco autocelebrativo in cui si concedono di fare musica per se stessi. Celebrare una band così longeva vale un giro in Santeria anche di lunedì.
Scritto da Simona Ventrella