I nodi intricati del presente travolgono anche la tredicesima edizione di BilBOlbul che concentra quest’anno i propri sforzi attorno all’indagine sul tema dello spaesamento. Una condizione che tutti conosciamo bene e che riguarda, in questo caso, soprattuto la perdita/ricerca di quelle coordinate che un tempo servivano a costruire le identità e immaginare il futuro. Questioni complesse che dal 29 novembre all’1 dicembre saranno al centro di mostre e incontri tra autori, fumettisti e scrittori nazionali e internazionali. Tre in particolare gli ospiti di punta di quest’anno: Nora Krug, Yvan Alagbé e Chris Reynolds.
La prima, autrice dell’acclamatissimo Heimat (Einaudi), dopo vent’anni negli Stati Uniti, è tornata nella sua patria, la Germania, per ricostruire la storia della sua famiglia e il suo ruolo durante il nazismo, raccogliendo e classificando con rigore scientifico documenti, cimeli, foto.
Il risultato è un’autobiografia in forma di enciclopedia visiva che fa i conti con l’identità nazionale, il senso di colpa, l’impronta che la storia lascia sulla vita delle persone comuni. Krug sarà protagonista di due mostre: Heimat, al Museo della musica, che affianca alle tavole originali anche le fotografie, i manoscritti, gli oggetti e i documenti che Krug ha raccolto durante le sue ricerche; Nora Krug: Eine Retrospektive alla Galleria d’Arte Portanova12 che ne ripercorre la carriera di illustratrice a partire dagli esordi.
Yvan Alagbé, autore del manifesto di BilBOlbul 2019, è spaesamento allo stato puro. Nato da un padre del Benin e da una madre francese, vive una condizione di alterità ovunque si trovi: bianco, nero o nessuno dei due. Un genio un po’ folle esperto nell’arte di decostruire e ricostruire come dimostrano i suoi Woyzeck, l’opera teatrale di Georg Büchner ambientata in Africa, i fumetti neri degli anni Sessanta (Diabolik, Demoniak, Sadik) o il Vangelo con protagonista femminile. L’unica sua pubblicazione in italiano, Negri gialli e altre creature immaginarie, è arrivata da poco grazie a Canicola ed è una raccolta di racconti che parla d’immigrazione spingendosi nello sgretolamento delle identità. Anche Alagbé avrà due mostre: Una storia dell’amore, in programma all’Accademia di Belle Arti, che attraversa il suo percorso artistico e politico fino all’impresa di disegnare una storia universale dell’amore, affrontata nel libro impossibile e ancora inedito Apocalypse des oiseaux; Eros mostro da Squadro che mette insieme alcune serigrafie realizzate dallo Alagbé per raccontare la storia vera di una valigia smarrita contenente le tavole di Negri gialli e altre creature immaginarie che sarebbero dovute arrivare a BilBOlbul, ma che al momento risultano ancora disperse.
Chris Reynolds è, invece, uno dei più importanti autori del fumetto contemporaneo. Dopo anni di silenzio, arriva in Italia Un mondo nuovo, la raccolta dei suoi principali racconti pubblicati per Tunué, e BilBOlbul per l’occasione gli dedica una mostra allo Spazio B5 con le tavole originali del libro, illustrazioni inedite e l’integrale di Mauretania, il cui protagonista Monitor, un’entità dal volto sempre coperto da un casco, è tra i suoi personaggi più celebri. Anche Reynolds è un maestro dello spaesamento: le sue guerre interplanetarie, viaggi nel tempo, personaggi enigmatici e misteriose sparizioni sono tutte infestate dal fantasma di un senso che sembra sempre a portata di mano, ma che non si riesce mai ad afferrare davvero.
Negli stessi giorni e in collaborazione con BilBOlbul si svolgerà anche la mostra omaggio Alberto Breccia. Il signore delle immagini, con circa 150 pezzi originali del grande artista argentino, maestro visionario e profondo che, attraverso la china e la pittura, il collage e il fotoritocco, ha gettato uno sguardo negli abissi dell’animo umano, sia in quelli psicologici, sia in quelli più estremi e collettivi delle atrocità dittatoriali. Imperdibile.
Ci sono poi i talenti emergenti: a Ida Cordaro, è dedicata la mostra Lara, in programma a IGOR Libreria / Senape Vivaio Urbano incentrata sull’omonimo fumetto d’esordio; Taccuino Selvaggio alla Millenium Gallery raccoglie gli sketchbook dei finalisti del premio Farben di Arci insieme a quelli di alcuni autori e autrici ospiti del festival (Davide Reviati, Kalina Muhova, Silvia Rocchi e Roberto Paci Dalò); 8×15 Quindici anni di fumetto e illustrazione in Accademia celebra i 15 anni del Corso di Fumetto e Illustrazione dell’Accademia di Belle Arti di Bologna presentando i lavori di otto studenti e studentesse che sono riusciti a trasformare i loro progetti di tesi in libri pubblicati.
Altro anniversario importante è quello dei 15 anni di Canicola che insieme ai 5 di Maple Death Records diventano un festone al TPO che unisce concerti, live drawing, dj set e performance.
Si chiude, come di consueto, la domenica alle h 19.30 Cappello Rosso, quartier generale degli ospiti del Festival, che nel corso degli anni hanno lasciato le loro tracce disegnate sui muri delle stanze: la BBB Room 2019 (l’ultima, perché le stanze sono finite) sarà curata da Mariachiara Di Giorgio, illustratrice per l’infanzia e autrice di Professione coccodrillo (Topipittori, 2017), mentre una seconda camera raccoglie le illustrazioni dedicate all’hotel realizzate dagli ospiti dell’edizione 2018, in un set creato ad hoc da Kalina Muhova.
Scritto da Giulia Sambugaro