Quanti di noi fuorisede, immigrati e spiriti erranti arrivano a Milano e si lamentano della scena musicale della nostra provincia d’origine? E quanti hanno provato a cambiarla davvero, quella scena? Beh, per cominciare guardiamo a chi c’è già riuscito.
Ivreatronic è un collettivo di dj e produttori eporediesi (parola stupenda che significa abitanti di Ivrea). Una serie di anime diverse e cangianti che si sono ritrovate nella musica. Fondato da Cosmo, Enea Pascal, SPLENDORE, Fabio Fabio e un’altra serie di nomi con i quali non vi tedieremo. Loro stessi non ci tengono alle singole soggettività. La cosa importante è l’obiettivo, molto preciso: creare una nuova realtà di clubbing per dare spazio ai giovani talenti del territorio e diffondere le loro vibrazioni ovunque.
Il collettivo è riuscito a creare qualcosa di nuovo, di inaspettato. Una nuova scena. Hanno portato il proprio ritmo eclettico e multiforme alle orecchie e ai cuori di molti. Dopo un eccellente lavoro sul territorio, Ivreatronic è diventato anche una festa itinerante, per portare la brezza fresca del Cavenese e la sua follia fatta di bassi e synth verso nuovi corpi.
È difficile definire il loro stile. Un miscelato lisergico di house, techno, ritmi esotici, profumo di tropici e mal d’Africa. Si vocifera che Niccolò Contessa, dopo aver partecipato ad una di queste feste, abbia detto che Ivrea è la nuova Berlino. Noi non lo sappiamo, ma sicuramente andremo venerdì allo Striptease della Buka, ad una festa totalmente dedicata a loro, per testarlo sulla nostra pelle.
Scritto da Giacomo Zani