Le prestigiose sale di Palazzo Reale accolgono una luce nuova, è quella dei quadri del misterioso pittore George de La Tour (1593, Vic-sur-Seille – 1652 Lunéville).
Un cammino diviso in cinque sezioni per immergersi nella magia del reale, interpretando uno degli esponenti della pittura seicentesca, fortemente ispirato dall’inquieto Caravaggio (1571, Milano – 1610, Porto Ercole) e dalla sua scelta per le scene quotidiane popolate da persone del popolo.
Si presume un viaggio dell’artista in Italia, ma non abbiamo la certezza dell’incontro con Michelangelo Merisi, possiamo però confermarne la conoscenza tramite la scuola dei caravaggisti di Utrecht.
È una grande riscoperta, piena di fascino, quella che la curatrice Francesca Cappelletti con il suo comitato ci regala per la prima volta in territorio italiano. Le opere dell’artista non sono presenti in collezioni pubbliche e quelle presenti in mostra arrivano dalle collezioni più rinomate sparse per il mondo.
Questo “Caravaggio francese”, riscoperto grazie al tedesco Hermann Voss nell’anno 1915, rivelò la sua opera, da qui lo stupore di studiosi e curiosi. La Tour, un insieme di delicatezza e crudeltà, attira lo sguardo adesso, come ai tempi, tanto da essere stato nominato, nel 1639, da Luigi XIII, pittore del re.
Aperto il giovedì dalle 11 alle 22.30, venerdì sabato e domenica dalle 11 alle 19.30, il 2 giugno e 15 agosto dalle 11 alle 19:30.
Scritto da Bohdan Stupak