Le opere di Nicole Gravier e Nora Turato in mostra da ORDET fanno a pezzi il linguaggio dei luoghi comuni come solo certe artiste donne, secondo me, sanno fare. Luoghi comuni testuali o luoghi comuni visivi, o insieme. Le immagini composte a Milano da Nicole Gravier alla fine degli anni 70, quando nella durezza degli anni di piombo è quasi difficile immaginare donne prigioniere di stereotipi riproposti all’infinito sulle riviste femminili, o le frasi riportate oggi da Nora Turato in un formato grafico allarmante come quello delle scritte sadiche che dovrebbero dissuaderci dal fumare sui pacchetti di sigarette sono alterazioni critiche taglienti, selezioni feroci del discorso egemone che ci avviluppa nelle sue spire addormentando la nostra capacità di reagire.
Oltre ai circa 30 lavori dalla serie Mythes & Clichés, creata da Nicole Gravier a Milano tra il 1976 e il 1980, saranno visibili i video thanks, i hate it (2020) e has anyone tried unplugging it and plugging it back in? (pool#3) (2019) di Nora Turato, accompagnati dai poster.
La mostra sarà visitabile dal 2 luglio, dal mercoledì al venerdì, dalle h. 14 alle 19 (e sabato solo su prenotazione).
Il giorno di apertura, giovedì 2 luglio, non ci sarà un opening serale, la mostra sarà aperta dalle 14 alle 19.
Scritto da Lucia Tozzi