Mostra personale di Vincenzo D’Argenio che nasce e si sviluppa come un’opera viva che intreccia la vicenda pubblica, quella dell’esplosione di Borgo Panigale del 6 agosto 2018, al vissuto personale dell’artista, ovvero la nascita della relazione con C.
Nei lavori in mostra vi è un rimando costante tra la cronaca e la sfera privata, tra materiale documentario ed elementi autobiografici, tra reperti naturali e riproduzioni artificiali.
La mostra prevede un’installazione a parete che, mediante un collage di 50 scansioni su carta fine art, riproduce il telo a fiori su cui C. e V. si trovavano al momento dell’esplosione. Completano l’opera un tappeto di erba sintetica e una registrazione ambientale.
Il racconto autobiografico prosegue con una scultura di legno realizzata con i rami dell’acero campestre 89 003 e foglie stampate in resina.
Il focus si sposta, quindi, sulla vicenda pubblica attraverso un video che riproduce le diverse documentazioni della deflagrazione caricate in rete negli istanti successivi allo scoppio ed alcuni documenti inediti. Ai piedi della proiezione, 55 piante essiccate di miglio intendono essere un riferimento al luogo della vicenda: Borgo Panigale (Båurg Panighèl).
Inaugurazione 25 Settembre 2020 dalle 18:00
Scritto da L.R.