Il MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna ospita uno dei momenti del progetto Risvegli di Emilio Fantin, a cura di Gabi Scardi con Katherine Desjardins (Chicago) e proposto dal Centro Itard Lombardia, tappa nodale nel percorso dell’artista che si sofferma sulle forme del sensibile e dell’esistenza immateriale. Il progetto è realizzato grazie al sostegno dell’Italian Council (IX edizione, 2020), programma di promozione internazionale dell’arte italiana della Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura.
Da sempre Fantin si muove alla ricerca delle relazioni tra fatti e sogni, tra attività sensoriale e costruzione dell’immagine interiore, tra vita e morte; nella convinzione che flussi, impulsi, intenzioni e movimenti di pensiero, sebbene soggettivi, invisibili, immateriali, costituiscano la realissima origine dei fatti concreti e manifesti. Al centro del progetto c’è l’indagine a lungo termine che l’artista conduce sugli stati di coscienza desta, di sogno, di sonno. Questa ricerca ha portato Fantin anche all’ambito del coma, coinvolgendo una serie di persone, tutte reduci da tragici traumi ma capaci di esprimere forza vitale e nuovi orizzonti. Tra i temi centrali del lavoro ci sono dunque il rapporto con il corpo, il vivere situazioni di anomalia, la possibilità di costruire una seconda esistenza dopo un cambiamento radicale. In questo contesto l’artista ha sviluppato l’Integratore: un dispositivo spaziale di dimensioni ambientali atto a integrare stati di coscienza diversi, ossia a favorire incontri uno a uno tra individui, alcuni dei quali hanno attraversato lo stato del coma.
Nell’ambito del progetto Risvegli avranno luogo diversi eventi, negli Stati Uniti e In Italia. Si parte dal MAMbo di Bologna con la performance La luce del buio, realizzata in collaborazione con l’associazione Gli Amici Di Luca – gruppo “Dopo…di Nuovo” – Laboratorio teatrale della Casa dei Risvegli Luca De Nigris.
Tra i performer vi saranno alcune persone con esiti da coma già coinvolti in Pulsazioni1#ECO, evento tenutosi in occasione di ART CITY Bologna 2019, insieme ad altri attori e alcuni operatori della Casa dei Risvegli.
I performer si disporranno al centro dello spazio della sala espositiva che ospita la sezione Figurabilità della collezione permanente MAMbo, su appositi scranni di metallo, su sedie a rotelle o semplicemente in piedi o a terra. I pazienti, in camicione bianco, racconteranno una breve storia, una visione, un sogno, sulla propria esperienza del coma. Rispetto al 2019, in cui insieme agli educatori animavano l’installazione Integratore nella semioscurità, nascosti da veli metallici e da anse di tessuto non tessuto, in La luce del buio i pazienti-attori sono visibili, truccati e vestono costumi di scena. Da una dimensione nascosta, interiore si affacciano ora su un immaginario palcoscenico, illuminati da un faro. È la testimonianza della forza e della vitalità che hanno acquistato e coltivato passando attraverso l’esperienza dolorosa e oscura del coma che li ha portati a vestirsi di una nuova luce.
La performance si svolge martedì 21 e mercoledì 22 settembre e prevede quattro repliche, con alternanza di testi e performer, alle h 18.00, 18.30, 19.00 e 19.30.
L’ingresso è gratuito e sarà consentito a un numero limitato di spettatori per replica, su prenotazione obbligatoria (tel. 051 6496611) e su presentazione di certificazione verde Covid-19 (green pass). Al fine di favorirne la leggibilità attraverso la app VerificaC19, si consiglia di presentarsi muniti preferibilmente di green pass in formato digitale.
Scritto da L.R.