Trent’anni è un’età bellissima. Le cose sono apparentemente più complesse ma c’è una consapevolezza, una lucidità dettata dall’esperienza, che è insostituibile. È come se a trent’anni venisse fornito uno specchio in cui potersi finalmente riconoscere e scorgere i propri strumenti. Così si presenta anche il terzo capitolo de La Collezione Impermanente, la mostra con cui GAMeC presenta di anno in anno una selezione curata della sua collezione e che festeggia proprio i suoi 30 anni! E lo fa con una mostra fluida, che intreccia diversi lavori e periodi, assecondandone estetiche e riflessioni. Inoltre il progetto evolverà con il passare dei mesi: sono state pensate dalle curatrici – Sara Fumagalli, Valentina Gervasoni e A. Fabrizia Previtali – e dal museo – sotto la direzione di Lorenzo Giusti – delle contaminazioni con artisti estremamente contemporanei che andranno a dialogare con la collezione.

Insomma, un bel passo da parte di una istituzione che sta cercando sempre più un equilibrio tra le sue due anime: quella moderna e quella contemporanea e che si prepara con intensità a ricoprire, nel 2023 insieme a Brescia, un ruolo importante nella capitale della cultura.