All’Oratorio di San Filippo Neri, nell’ambito della programmazione del LabOratorio, curata da Mismaonda con la Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, mercoledì 6 aprile alle ore 20.30, per il ciclo Fantafilosofia, secondo appuntamento con TLON, Maura Gancitano e Andrea Colamedici, alla scoperta de Le Distopie.
“Il futuro è già qui. Solo che non è ancora del tutto equamente distribuito”, ha scritto William Gibson, geniale autore statunitense, maestro del cyberpunk. Il nostro futuro è sparso nel presente, e la fantascienza è la disciplina che si occupa di raccogliere il maggior numero possibile di frammenti di futuro per provare a unirli insieme per dare senso al presente. In questo ciclo di Fantafilosofia ci occuperemo di cercare le tracce di futuro attraverso libri e film di fantascienza, da Blade Runner a Fahrenheit 451, dall’opera di Philip K. Dick a Interstellar. La fantascienza, infatti, è un serissimo gioco filosofico e, come ha spiegato Boris Vian, “è una nuova mistica, è la resurrezione della poesia epica: l’uomo e il suo superamento, l’eroe e le sue imprese, la lotta contro l’ignoto”. Andremo insieme a cercare noi stessi tra i futuri immaginati dalla fantascienza, e lo faremo attraverso tre grandi temi in tre serate:
Primo appuntamento è stato con I Metaversi, ossia gli altri mondi che la fantasia e il genio umano hanno immaginato interrelati al nostro. Mondi paralleli o sottostanti, mondi minacciosi o salvifici.
Le Distopie, veri e propri manuali di istruzioni su come non autodistruggerci, scenari apocalittici capaci di mettere in luce i punti in cui oggi non dobbiamo tirare più la corda.
E infine gli Extraterrestri, gli abitanti di altri pianeti, potenziali salvezze o temibili minacce, capaci di rappresentare contemporaneamente tutte le paure e i desideri che proviamo verso la diversità, lo sconosciuto e il totalmente altro.
Per scoprire con J. G. Ballard, alla fine del viaggio interstellare, che “l’unico e vero pianeta alieno, in fondo, è la Terra”.