Uno tra gli ambasciatori della techno italiana del mondo, conosciuto a livello internazionale da ormai quasi più di un ventennio. Marco torna a Milano per Vision, il nuovo format di Amnesia Milano che in questa stagione ha già portato al Fabrique Peggy Gou, Solomun e Boris Brejcha.
La scuola techno napoletana vanta diversi pionieri: Gaetano Parisio, Markantonio, Davide Squillace e Marco è tra loro, certo con un taglio sonoro diverso e molto personale che però gli ha aperto innumerevoli porte di club, anche di quelli meno underground. Successo che gli permette ormai di radunare diverse migliaia di persone ogni volta che suoni (in Italia soprattutto, ma anche all’estero) e che è un punto di non ritorno.
Se ti piace la techno scarna, ossessiva, mentale, fatta di loop, pause, ripartenze, minimale ma massimale e di massa, lui è l’uomo che fa per te. Marco suona quello che gli piace, esprime la sua idea di musica da club e forse è proprio la sicurezza, la chiave del suo continuo successo.