Deep in the Club fa ballare Milano con le sonorità esoteriche del dj e produttore Bohdan, uno dei protagonisti indiscussi della scena techno ucraina. Artista prolifico ed eclettico, Bohdan ha collaborato con riviste del settore, canali radio e dato vita a progetti musicali sperimentali, attraverso podcast ed eventi dedicati all’esplorazione sonora, come la serie ÆNIGMA, nata a Kiev nel 2020. Ha pubblicato per le label Informa, KVLTÖ, Illegal Alien, Northallsen, NORITE, Concrete Records, CINUS e ogni sua traccia porta l’ascoltatore in un viaggio ipnotico e sorprendente.
La guerra ha avuto un inevitabile e profondo impatto sulla sua vita e la sua produzione artistica. Bohdan abbandona la musica per dedicarsi al volontariato e offrire il suo aiuto per fare fronte alle drammatiche necessità che hanno messo in ginocchio il suo paese:
«Quando ti trovi in questa situazione, dai un valore diverso al tuo tempo, riconoscendone la scarsità e la natura fragile della vita stessa. […] Inoltre, la pianificazione delle tue attività quotidiane è strettamente vincolata dalle programmate interruzioni di corrente. I frequenti attacchi missilistici delle forze russe sulle nostre infrastrutture critiche hanno reso necessaria l’interruzione temporanea dell’elettricità nelle città per diverse ore al giorno per conservare le risorse energetiche del sistema. La guerra ha tolto molto a tutti noi, compreso il tempo, le opportunità e la capacità di pianificare con certezza il nostro futuro.»
Bohdan torna a suonare dal vivo per la prima volta dopo l’invasione del suo paese e lo farà a Milano: l’energia dei nostri corpi danzanti, trasportati dalle sue raffinate sonorità techno, sarà il più caloroso welcome back che la scena milanese può e deve trasmettere a questo artista.
Ad affiancare Bohdan in questo ipnotico viaggio che ci farà ballare fino al mattino, il djset del duo Sound Energy Transmissions e di Luca Scarpa, ideatore e fondatore di Deep in the Club. Il nuovo format di eventi deep hypnotic techno non ha il solo scopo di proporre eventi musicali, ma nasce dalla necessità di sostenere la scena elettronica e i migliori artisti in circolazione, in un ambiente libero, fluido e sicuro dove i nostri corpi possono abbandonarsi alla musica e ballare guidati solo dai kick coinvolgenti che li attraversano. Che fai, non vieni?
Scritto da Federica Lamberti