Dennis Bergkamp sta al calcio come Kerri Chandler sta all’house music. Se il primo ha fatto del gol all’Argentina durante i mondiali del ’98 il suo marchio di fabbrica, il secondo ha fatto dell’house music un’esigenza morale. In verità i due non hanno nulla in comune, se non il fatto che siano nati entrambi del ’69, ma questa è un’altra storia.

Quello che conta sapere è quanto sia importante il contributo che il producer del New Jersey ha dato all’house sin dal 1990, quando uscì “Super Lover”, il suo disco d’esordio pieno di ritmi pesantemente ondulati e voci black intrise d’emozioni, gettando le basi di ciò che l’house music è oggi.

Poi c’è quella gran voglia di musicalità, che viene presentata attraverso un mix incisivo, fiero e brillante, la cui energia esuberante viene meglio assorbita se all’aria aperta. E stanotte ne avrete una prova autentica.

In line up c’è anche Folamour.
Non importa chi sei e da dove vieni, certo è che se non possiedi una buona dose di stile a Londra non puoi stare. E a questo ragazzo francese ivi residente la classe non manca affatto, anzi. Basta ascoltare qualche Boiler Room per capire quanto cazzo è british.

Complici gli studi musicali impregnati di jazz, nelle sue produzioni si può toccare con mano l’amour fou per svariati generi musicali, che mixa sapientemente in un vortice di funky, soul, house e disco; il tutto condito con un distintivo french touch che rende il risultato très chic e ballabile anche dal più incallito e inflessibile techno-raver. Rispolverate quindi il vostro abito migliore per la soirèe, il dress code prevede indistintamente in testa basco o bombetta, l’importante è che sia rouge. Chapeau.