Design: croce e delizia
Il sostantivo Eden viene spesso ricollegato all’ebraico edhen, avente il significato di “luogo delizioso”, “luogo del piacere”, “delizia” o “voluttà”, ma potrebbe anche basarsi sull’ugaritico ( è una lingua conosciuta solamente nella forma scritta, trovata nella città perduta di Ugarit, in Siria, scoperta da archeologi francesi nel 1928) ‘dn (con il significato di “posto in cui scorre molta acqua”, “luogo ben irrigato”) o sul sumero edin, eden (“steppa”, “pianura”, indicante in particolare la mezzaluna fertile).
Paradisoterrestre, è stata l’ultima grande impresa di Dino Gavina, pensata sul finire degli anni Settanta e inaugurata nel 1983. Concepita come un angolo di paradiso sulla terra, unisce funzionalità e bellezza, riversando l’esperienza accumulata nel mondo del design. Rilanciata nel 2017 da Gherardo Tonelli, continua a combinare eredità culturale con innovazione, collaborando con artisti contemporanei per creare nuove collezioni.
In occasione del Fuorisalone, a distanza di cinque anni dalla prima collaborazione con Dimore, Paradisoterrestre annuncia la sua partecipazione alla mostra collettiva Occupazione presso Dimorecentrale proponendo un allestimento in cui, attraverso pezzi iconici, gli anni Settanta tornano ad abitare gli ambienti della casa. Giacomo Balla, Augusto Betti, Novello Finotti, Roberto Matta, Man Ray, Kazuhide Takahama sono solo alcuni dei nomi proposti dallo storico marchio del design italiano.
Design: cross and delight
The noun Eden is often linked to the Hebrew edhen, meaning “delightful place”, “place of pleasure”, “delight” or “voluptuousness”, but it could also be based on Ugaritic (a language known only in its written form, found in the lost city of Ugarit, Syria, discovered by French archaeologists in 1928) ‘dn (with the meaning of “place where much water flows”, “well-watered place”) or on the Sumerian edin, eden (“steppe”, “plain”, indicating in particular the fertile crescent).
Paradisoterrestre, was Dino Gavina’s last great venture, conceived in the late 1970s and inaugurated in 1983. Conceived as a corner of paradise on earth, it combines functionality and beauty, pouring accumulated experience into the world of design. Relaunched in 2017 by Gherardo Tonelli, it continues to combine cultural heritage with innovation, collaborating with contemporary artists to create new collections.
On the occasion of the Fuorisalone, five years after its first collaboration with Dimore, Paradisoterrestre announces its participation in the collective exhibition Occupazione at Dimorecentrale, proposing an installation in which, through iconic pieces, the Seventies return to inhabit the rooms of the home. Giacomo Balla, Augusto Betti, Novello Finotti, Roberto Matta, Man Ray, Kazuhide Takahama are just some of the names proposed by the historic Italian design brand.
Scritto da Emma Bartolini