La romanità e il romanesco – il dialetto acquisito – come basi di una nuova dialettica della canzone italiana. Canzoni che fanno da grandi colonne sonore della vita dell’Italia degli anni Settanta, versi che sono entrati a far parte del lessico quotidiano come “Tutto il resto è noia”, ma anche ballate struggenti e filosofiche, perlopiù lettere parlate ad amici, amanti, figli e altre generazioni. Franco Califano, soprannominato “Il Califfo”, è stato il protagonista di una pagina imprescindibile della storia del cantautorato italiano. Con i suoi occhiali specchiati, i denti bianchissimi, l’abbronzatura e l’amore per la notte, Franco Califano ha raccontato con profondità e dissennatezza l’Italia della ricostruzione e del godimento: la cosiddetta “Dolce Vita” romana e non solo. «C’era il benessere, c’era la voglia di divertirsi e c’era lo Star System», raccontava in una delle sue ultime interviste «e i paparazzi erano pronti a fissare ogni momento della nostra sbornia, testimoni di attimi per cui chiunque su questo pianeta avrebbe voluto dire: “Io c’ero”. E io c’ero…»
Franco Califano, soprannominato “Il Califfo”, è stato il protagonista di una pagina imprescindibile della storia del cantautorato italiano.
È proprio questo legame con la Capitale che porta l’autore Aurelio Picca sul palco di Volvo Studio a condurre il prologo di questa serata in ricordo del cantautore di Tripoli. Picca è, infatti, uno degli scrittori italiani recenti che più ha saputo raccontare le decadenze e i continui risorgimenti della città eterna, con romanzi come “Arsenale di Roma distrutta” (2018) o “Il più grande criminale di Roma è stato amico mio” (2020). La seconda parte della serata vede, invece, come protagonisti l’attrice Claudia Gerini e il quartetto d’archi Solis String Quartet. Presentano l’applaudito spettacolo-concerto Qualche estate fa. Vita, poesia e musica di Franco Califano, che ripercorre la doppiezza del Califano personaggio e autore tramite nove quadri: nove voci di donne diverse che narrano, tra fiction e realtà, i loro incontri con Califano. Il tutto si alterna ad alcuni brani della sua discografia.
L’omaggio a Franco Califano fa parte della programmazione de La Milanesiana, il festival ideato e diretto da Elisabetta Sgarbi, alla sua XXV edizione. Il tema di quest’anno è La Timidezza (e i suoi contrari), dove quest’ultima va intesa come un modo di guardare il mondo da un’altra prospettiva: lontana e riflessiva piuttosto che affrettata e famelica di conoscenza, per comprendere e accettare di buon grado i suoi cambiamenti e le sue differenze. Come sempre, Volvo Studio è partner de La Milanesiana e ospita tre appuntamenti con una forte tendenza performativa di cui l’omaggio a Franco Califano è l’ultimo in programma.
Scritto da Alessia Baranello