Il titolo della mostra riprende l’omonimo romanzo dello scrittore sudanese Tayeb Salih, la cui voce narrante fa da filo conduttore al progetto espositivo. Per la letteratura sudanese, e africana in generale, questo romanzo dal titolo evocativo, costituisce un’opera cardine per la cultura post coloniale. La mostra ripercorre la carriera artistica di Albaih, presentando per la prima volta in Italia una personale del suo lavoro pluridecennale di artista dissidente ed esule. A cura di Elettra Stamboulis.
Scritto da Annika Pettini