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ven 30.05 2025 – dom 08.06 2025

FRINGEMI FESTIVAL 2025

Quando

venerdì 30 maggio 2025 – domenica 08 giugno 2025

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In una Milano scandita da week a tema e ricorrenze patinate, ci sono ancora eventi che provano a rompere gli schemi. Il Fringe è uno di questi. Nato nel 1947 a Edimburgo, quando alcune compagnie escluse dal Festival Internazionale della città decisero di creare un evento indipendente, ai margini di quello ufficiale, il format venne, in breve tempo, replicato in altre città e stati, fino ad approdare anche a Milano nel 2018 come NoLo Fringe Festival. Oggi, con il nome di FringeMi, è giunto alla sua settima edizione, portando il teatro dove solitamente non c’è: fuori dai luoghi canonici, dentro librerie, officine, locali, piazze, case e spazi culturali. E nelle notti dal 30 maggio all’8 giugno si aprono varchi inaspettati in una città che, per un attimo, riesce a mostrarsi diversa. Il festival, infatti, vuole «rivendicare la capacità della cultura di essere un punto di ripartenza e di superamento dei conflitti», come afferma Davide Verazzani, presidente di Bardha Mimòs e direttore del FringeMi.

I 68 palchi coinvolti sono disseminati in tutta Milano e, quest’anno, non sono solo i luoghi ad aumentare: anche l’offerta del Fringe si allarga e si articola in quattro direzioni. Il programma ufficiale propone 22 spettacoli in replica per cinque sere consecutive, dal 3 al 7 giugno. A questo si affiancano le proposte extra, gli eventi speciali e i buskers, che incarnano alla perfezione lo spirito più autentico del festival. Lo scopo non è solo dimostrare che non è il luogo a determinare l’evento culturale – perché questo può nascere ovunque – ma anche generare comunità nuove e trasversali: portare il teatro a un pubblico che già abita quegli spazi, che frequenta quel bar, o che attraversa ogni giorno quella stessa piazza.

Tra le lucine e i ciottoli di Mosso prende il via il FringeMi, con una serata inaugurale che si trasforma in una festa anni ’80, ispirata allo stile dello spettacolo di varietà. Nel programma ufficiale trovano spazio tutti i generi: dalla stand-up comedy con Il fuoriclasse di Marco Ripoli (de Il Terzo Segreto di Satira), in scena a WAO Romolo C30, alla drammaturgia che riflette sui sogni e le disillusioni di questa generazione di Tobia Rossi con Stupido unicorno a CasciNet. Alla libreria NOI va in scena Sexy Marginalia, un monologo del Collettivo Baladam B-side, mentre da HUG si scopre l’universo poetico di Amelia Rosselli con E ora parliamo di Amelia. Essere come voi non è così facile, di Roberta Lanave e Camilla Sandri Bellezza. Non mancano gli spettacoli-concerto, come UMANƏ di Navëe a CasciNet, o le riflessioni sul tempo che passa in GRAY o sulla paura della vecchiezza di Balt Collettivo/Teatro della Caduta, con Alessandro Balestrieri, in scena a SLAP.

È chiaro che questa è solo una minima selezione dei 227 eventi in programma quest’anno. Forse, allora, la cosa migliore da fare è semplicemente uscire nel proprio quartiere, nei soliti posti affezionati – addobbati per l’occasione di fucsia – e concedersi così una serata leggermente diversa dal solito. Luciano Bianciardi scrive ne Il lavoro culturale che «la cultura non ha senso se non ci aiuta a capire gli altri, a soccorrere gli altri, ad evitare il male». E cosa, meglio di un festival ai margini di un centro ormai saturo – di un teatro che prova a trovare nuovi pubblici, di un Fringe fatto di saltimbanchi, comici, attori, musicisti e performer – può provare a dare forma concreta a questa idea?

Scritto da Francesca Rigato