Hydrocene (1–5 ottobre) è un’installazione VR immersiva di Sara Francesca Tirelli che immerge lo spettatore in una caduta libera verso un abisso sottomarino come metafora del senso d’incertezza della condizione esistenziale contemporanea.
Sabato 4 ottobre l’esperienza immersiva VR di Hydrocene. Fathoming the Void si libera dai visori per trasformarsi in una performance dal vivo, in cui il paesaggio sonoro dell’opera prende corpo attraverso la voce della cantante Claudia Graziadei.
La performance propone un attraversamento sensoriale ed emotivo dei temi dell’opera: l’alterazione del tempo, il dissolvimento dei confini, l’ascolto dell’abisso.
Il canto diventa materia liquida, evoca correnti subacquee, sedimentazioni immaginate, visioni sommerse che affiorano nella presenza viva della voce.
Claudia Graziadei, interprete trasversale tra repertori antichi e sperimentazione contemporanea, si fa vettore di un ascolto disarticolato, profondo, capace di mettere in vibrazione la materia invisibile di cui siamo parte.
La componente visiva dell’opera si riconfigura in una installazione site-specific negli spazi di serra madre: una costellazione di schermi distribuiti nello spazio, pensati per restituire la dimensione immersiva del paesaggio audiovisivo originale.
La performance si svolgerà dentro gli spazi di serra madre. È gratuita, ma i posti sono limitati. Per partecipare è necessaria l’iscrizione.
Scritto da LR