Zoe De Luca convoca per questa mostra nientedimeno che Capitan Nemo, l’eroe giustiziere delle 20000 leghe sotto i mari di Jules Verne a comando del sottomarino Nautilus. Naturalmente Nemo non riveste in questo caso i panni del nemico di piovre e calamari giganti amato dai bambini, ma ci interessa per due cose: il suo assurdo archivio – una biblioteca di 12000 volumi, ultimo legame con la vita emersa – e la sua nomadica vendetta contro le potenze coloniali, distruttrici di civiltà. Sull’esempio di Nemo, gli artisti in mostra sono chiamati a combattere la dissoluzione di memoria e singole civiltà nel ciclo continuo dell’azione globalizzatrice, interrogandosi sullo statuto della tradizione e sulle possibilità di ricostruzione. La prima squadra di questo progetto è composta da Mishka Henner, Malaxa (Alicia Mersy & Tabita Rezaire), Luca Pozzi, Elena Radice, Clement Valla, Guan Xiao. Attenti al Maelstrom.
Scritto da Lucia Tozzi