Credo che se dicessi a mio padre che sto scrivendo un articolo su Sean Paul per entrare al suo tutto esaurito a Milano mi riempirebbe di mazzate. «SCIANNA POL». Dopo avermi cresciuto – invano – a pane e Frank Zappa forse farebbe anche bene, ma le sue percosse sarebbero dovute ad un pregiudiziale – e forse legittimo – “scetticismo” nei confronti di raggamuffin e reggaeton. «PIZZA HAMBURGER TURN ME ON». E in fin dei conti, dopo averlo ballato per anni senza interrogarmi particolarmente sul suo valore intrinseco, mi sono reso conto che nel genere – de gustibus, per carità – è uno di quelli che ha – passatemi il termine – “sperimentato” di più. Ok, l’ho detto, ho associato Sean Paul al concetto di “sperimentazione”. «SCIANNA POL».
Scritto da Andrea Pagano