“All’infuori del cane, il libro è il migliore amico dell’uomo. Dentro il cane è troppo scuro per leggere”, disse Groucho Marx. A Ravenna è un’affinità elettiva che riunisce piccoli editori, stampatori, autori, designer: il libro come mezzo espressivo. La settima edizione di Fahrenheit39 (che evidentemente comporta un grado incendiario molto più irritabile rispetto a quello di Ray Bradbury) ha l’obiettivo puntato sul rapporto tra l’editoria e le pratiche performative: “Una relazione la cui base si trova nel linguaggio – la parola parlata, trascritta, letta, raccontata, annotata – e nell’uso del corpo – i movimenti e segni nello spazio, la loro trascrizione e invenzione”. Provare per credere.
Scritto da Caterina Bonora