Una grande mostra di Frida Kahlo a Milano. L’ennesima.
E il pubblico inferocito ribatte:
Ma come, un’altra? Ce n’è proprio bisogno? E perché? Basta! È vero: negli ultimi anni le retrospettive, le mostre e gli eventi dedicati alla pittrice messicana sono triplicati, rendendola a tutti gli effetti un’icona pop, insopportabilmente mainstream, spesso, paradossalmente, proprio per quelli che davvero conoscono e amano il lavoro dell’artista. La sua storia è ormai inflazionata, ripetuta, sottovalutata o sopravvalutata, a seconda dei casi, romanzata e resa mito.
Questa volta però è diverso. Il Mudec presenta FRIDA. OLTRE IL MITO, curata da Diego Sileo (sì, proprio lo stesso del PAC) e finalmente l’attenzione verrà dedicata all’opera della Kahlo e non agli eventi della sua vita, a cui spesso viene data più attenzione. Sarà inoltre possibile, dopo 15 anni, vedere riunite tutte le opere provenienti dal Museo Dolores Olmedo di Città del Messico e dalla Jacques and Natasha Gelman Collection, ovvero due fra le più ampie collezioni di opere dell’artista. Ci sarà anche la presenza dell’archivio di Casa Azul, scoperto nel 2007.
Possiamo dirlo allora: non è la solita mostra di Frida Kahlo.