Ci ricordiamo tutti l’ultima manifestazione artistica di Daniel González a Milano, che operò una metamorfosi del cortile della vecchia Marsèlleria con una complicatissima pelle estrusa in cartone in continuo movimento che ricopriva due facciate dell’edificio.
Ciononostante si trattava di una delle sue opere più sobrie, meno barocche e meno glitter rispetto ad altre storiche come la mitica Chili Moon Town Tour installata a Mexico City nel 2007.
Dopo quella mirabile città galleggiante Daniel decise di aggredire una gru di Lambrate, conciandola letteralmente per le feste. Da allora il suo rapporto con il quartiere è rimasto speciale, e l’associazione Made in Lambrate ha deciso di richiamarlo per un intervento chiamato Imaginary Country, un’architettura “semantica” fatta di striscioni: i famosi pasacalles argentini, che di solito sono usati per messaggi privati di felicitazioni o di stampo provocatorio, vengono utilizzati da Gonzalez per risemantizzare le strade a lui ben note del quartiere.
Scritto da Lucia Tozzi