Nessuna mostra su Sottsass potrà mai eguagliare questa esibizione sfacciata di più di 700 disegni originali, selezione della selezione di un archivio di più di 14000 materiali progettuali, schizzi, disegni, foto, copertine, che Ettore in persona donò allo CSAC di Parma nel lontano 1979, a poco più di sessant’anni – e prima di Memphis, prima di fondare lo studio Ettore Sottsass Associati, e prima di un altro enorme mucchio di cose e progetti che diede alla luce nel trentennio successivo. Quelli che prima potevano definirsi come appassionati, scettici o indifferenti a Sottsass rimarranno tutti ugualmente a bocca aperta per ore a fare scorrere l’occhio sui colori, gli stili, le idee, di quest’uomo totalmente disinibito, almeno con una penna in mano davanti a un foglio.
Ci chiedevamo come hanno potuto i ricercatori e i conservatori dello CSAC a scegliere lo 0,05 dei disegni da quell’inestimabile patrimonio: una parte della spiegazione l’abbiamo trovata nell’imponenza del gruppo curatoriale, costituito da Francesca Balena Arista, Elisa Boeri, Giampiero Bosoni, Federico Bucci, Milco Carboni, Giulia Daolio, Chiara Fauda Pichet, Chiara Lecce, Elisabetta Modena, Emanuele Piccardo, Simona Riva, Marco Scotti, Marta Sironi, Marcella Turchetti, Marina Vigozzi Paszkowski, Francesca Zanella. Ognuno di loro ha passato al vaglio centinaia di opere meravigliose appartenenti a una sezione specifica, come il rapporto con le gallerie o con Olivetti, Bitossi e Poltronova, i primissimi disegni (ce n’è anche uno risalente ai suoi 5 anni), i tentativi pittorici o il periodo più psichedelico, i progetti d’interni o addirittura per l’Ina Casa, la parte editoriale, le riviste, gli schizzi per i tessuti.

Noi abbiamo avuto il privilegio di aggirarci negli spazi pazzeschi dello CSAC – che per chi non lo sapesse si trova nell’abbazie cistercense di Valserena, in mezzo alle nebbie padane – mentre ancora i curatori stavano attaccando i disegni alle pareti magnetiche con le calamite, e i plexiglass non erano ancora tutti su.

Ci siamo innamorati della Mostra di Sperone, con una gioventù esistenzialista degli anni Sessanta che affollava le sale con aria debosciata.

E anche, soprattutto, delle istruzioni scritte da Sottsass
Abbiamo scoperto – nostra ignoranza – che a Genova Sottsass aveva progettato e realizzato il Guglielmone Bar, e siamo decisi a riportarlo in vita: #aridateceGugliemone

Ci sono anche i disegni ovviamente:

E del resto a Sottsass, si sa, piacevano i cocktail, oltre che gli acidi

(Progetto per grafica editoriale per Cocktails Portfolio, edizione Stamperia Artistica Nazionale, Torino)
Amiamo i libri con falce e martello e quelli sul terrorismo fascista:
E pure le case con i Capogrossi:
Le seggiole:
E le rappresentazioni estreme:
Certi colori
e il b/n da urlo
E i classici più classici:
Insomma, questo è un percorso minimo e quasi casuale, ognuno se ne farà almeno dieci.
Good Luck
Orari
Da martedì a venerdì 9.30-15.00
Sabato e domenica 10.00-19.00
Scritto da Lucia Tozzi