Una compresenza eccezionale alla galleria Raffaella Cortese fra Alejandro Cesarco e Kiki Smith. Entrambi trapiantati a NYC (lei nata in Germania lui in Uruguay), conducono ricerche artistiche parallele che a tratti collimano e a tratti si distanziano. Kiki Smith riesce con le sue opere, che siano le prime viscerali sculture raffiguranti organi interni, le incisioni o le sculture di figure femminili, ad affrontare i temi del corpo umano e della sua mortalità e identità intrecciando tematiche femministe, di gender e etnia. Ma anche del rapporto tra uomo e la natura e il mondo animale.
Alejandro Cesarco invece concentra la propria pratica sulle varie funzioni del testo, sulla lettura, la traduzione e l’equilibrio precario fra immagine, significato e linguaggio. Ma affronta anche i meccanismi narrativi, le pratiche di lettura e le dinamiche interne alle conversazioni sfociando in ricerche sulla memoria e i sistemi di archiviazione.
Scritto da D.A.F.