“Immaginare di costruire da zero e senza restrizioni una città su un altro pianeta può stimolare un cambiamento sulla Terra”. Secondo Stefano Boeri, curatore di questa edizione di space&interiors 2018, è questa la chiave per poter imparare a ripensare le nostre città da una prospettiva completamente differente. Sono ormai anni che la NASA valuta la possibilità di costruire un insediamento umano su Marte ed è in tempi ben più recenti che l’impreditore e presidente di Tesla Motors Elon Musk ha lanciato nello spazio una delle sue autovetture, riconfermando così la sua intenzione di voler colonizzare il pianeta rosso entro il 2020. Stefano Boeri ha negli ultimi anni puntato su un approccio all’architettura che punta non solo a integrare le nuove costruzioni con l’ecosistema circostante, ma a farle vivere in un rapporto simbiotico e di reciproco beneficio. L’ipotesi di cui parla l’architetto è dunque quella di immaginare, attraverso un esercizio di astrazione progettuale, come poter migliorare la nostra qualità di vita negli ambienti domestici e urbani, utilizzando oggi le stesse innovazioni tecnologiche e materiche che si potrebbero impiegare nella progettazione di una città marziana. L’esposizione punta a mettere in mostra una selezione di nuovi materiali e soluzioni per l’arredamento che verranno raccontati e spiegati attraverso un’installazione sensoriale capace di immergere il visitatore nel variegato panorama dell’innovazione applicata all’architettura e al design. Un viaggio quindi non solo verso un altro pianeta, ma piuttosto verso un nuovo modo di concepire il nostro rapporto con l’ambiente, in grado forse di lasciare a chi visiterà la mostra la consapevolezza che non dobbiamo aspettare un secolo per mettere in pratica delle soluzioni che già oggi esistono e che, pur nella sua mondanità, anche la Milano Design Week può contribuire a renderci più sensibili verso il bene più grande che abbiamo in comune: questo pianeta.